Non aveva mai accettato la fine del suo matrimonio, ma soprattutto non tollerava che la ex moglie si fosse rifatta una vita e avesse un nuovo compagno. Per questo, M.S., classe 1971, dal 2011 ha iniziato a perseguitare la donna in ogni modo, con sms osceni ed ingiuriosi, appostamenti, minacce telefoniche nei confronti suoi e del nuovo compagno, senza curarsi delle ripercussioni che un tale comportamento avrebbe avuto sulla serenità del suo figlio di 6 anni.
La ex, terrorizzata e al contempo preoccupata per il bambino, non solo ha più volte cambiato la propria utenza telefonica mobile, ma ha formalizzato numerose denunce nei confronti di M.S., che tuttavia non ha desistito e anzi ha progressivamente aumentato la gravità delle offese e delle minacce. Gli ultimi episodi sono emblematici. Infatti, nella serata del 7 febbraio la donna si è recata in Questura per presentare l’ennesima denuncia, riferendo che l’ex marito si era appena recato a casa sua, sita nella zona della Pallotta, bussando alla porta e inveendo furiosamente contro di lei e contro il compagno, minacciandoli di spaccargli la testa.
Non contento, nella giornata del 9 febbraio, l’uomo, dopo aver effettuato un ulteriore “giro” sottocasa della donna, ha telefonato nuovamente all’utenza fissa dell'abitazione, dove ha risposto il bambino. L'uomo ha cominciato ad insultare pesantemente la donna con frasi oscene e a minacciare il compagno di lei.
La madre, insospettita dalla lunghezza della telefonata e dall’anomalo comportamento del bambino, profondamente turbato, ha messo la conversazione in viva voce e ha registrato tutte le frasi pronunciate da M.S., per poi chiamare la Polizia.
Gli operatori intervenuti, avuta contezza dell’accaduto e riscontrate le numerose denunce già presentate nei confronti dell’uomo, si sono subito portati a casa sua e lo hanno arrestato per atti persecutori nei confronti della ex moglie. Attenderà nella sua cella di Capanne le decisioni del G.I.P.