Vari gli episodi di aggressioni ai danni di minorenni in città. L'appello a denunciare. "Anche se giovanissimi punibili penalmente"
Ennesimo caso a Spoleto di un’aggressione ai danni di un giovanissimo. Questa volta i carabinieri hanno denunciato a piede libero tre minorenni, ma si tratta solo della punta di un iceberg, con vari episodi che inoltre rimangono nascosti per paura. Il caso specifico ha visto tre 17enni prendere a calci e pugni – stando a quanto ricostruito dagli inquirenti – un 19enne, in una centrale piazza di Spoleto.
L’aggressione è avvenuta durante un fine settimana: per futili motivi un 19enne è stato picchiato da tre giovanissimi, che pare conoscesse di vista. Il giovane è stato costretto alle cure del pronto soccorso, con lesioni per una prognosi di 20 giorni, e poi ha denunciato l’accaduto ai carabinieri della Compagnia di Spoleto, guidati dal capitano Teresa Messore (nella foto). Alle indagini, è seguita la denuncia a piede libero, alla Procura dei minorenni di Perugia, di tre 17enni, ritenuti gli autori delle lesioni personale aggravate in concorso.
Ma, come detto, è soltanto uno degli episodi registrati negli ultimi mesi in città, con giovanissimi autori di aggressioni che in alcuni casi non vengono nemmeno denunciate, magari per paura di ritorsioni. Mentre dai carabinieri arriva l’invito a segnalare sempre i fatti alle forze dell’ordine, perché gli autori di questi reati, anche se giovanissimi, sono comunque punibili penalmente. Lo stesso procuratore presso il tribunale per i minorenni di Perugia, Flaminio Monteleone, ha affrontato il tema durante un incontro in città la scorsa settimana. “Esiste un’opinione diffusa sia tra i minori che tra i genitori – aveva sottolineato il procuratore – che non si è mai responsabili, che si può fare quello che si vuole, senza appunto essere chiamati a risponderne. E, invece, è importante essere consapevoli e riflettere bene, perché a ogni azione corrisponde una conseguenza e il rischio è quello di sporcarsi la fedina penale”.