Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Pubblico impiego in piazza, si fermano poste, sanità e scuola

Dipendenti delle poste, della sanità, della scuola e degli altri uffici pubblici, hanno preso parte oggi allo sciopero unitario nazionale del pubblico impiago, indetto in Umbria da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa per l'intera giornata lavorativa.

“Per cambiare la manovra, per renderla equa” è lo slogan sotto il quale sono scesi oggi in Piazza Italia, di fronte agli uffici della Prefettura, i lavoratori del settore pubblico, che protestano contro una manovra che colpisce “le tasche dei soliti noti in modo del tutto iniquo”.

“Al centro della mobilitazione unitaria, -spiegano i sindacati- la richiesta di modificare il testo della manovra durante l’iter parlamentare al fine di ottenere: una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati”. I rappresentanti del pubblico impiego chiedono al governo “misure che colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita; il rinnovo dei contratti; l’eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali per difendere il welfare locale e la sanità; una ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali che eviti affrettate operazioni mediatiche e ragionieristiche, come nel caso delle province o degli enti previdenziali (vedi super-Inps), finalizzata a garantire la tenuta occupazionale e a migliorare i servizi”.

Poste in mobilitazione – Tra i più agguerriti nella protesta i dipendenti delle poste, che stanno osservando tutto il mese di dicembre uno sciopero delle “prestazioni straordinarie e aggiuntive”, per una vertenza nazionale di categoria che riguarda ancora una volta -secondo gli esponenti Sp Cisl- “equità e moralità, perche rivendichiamo salario di produttività, miglioramenti dei servizi postali di recapito e sportelleria”.

“Non permetteremo che si possano chiedere sacrifici ai lavoratori all’infinito, senza dare in cambio la giusta contropartita”, ha detto il segretario regionale Slp Cisl Adelmo Narcisi. (fda)

Foto: Stefano Dottori