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Psa, il decreto 75/23: più potere al commissario e Piano straordinario catture cinghiali

Più potere al commissario straordinario all’emergenza Peste suina africana nel coordinare le azioni dei servizi veterinari delle Asl contro la Psa e nel contenimento dei cinghiali. È l’obiettivo del decreto legge n. 75 del 22 giugno 2023 (vedi qui) che, modificando la legge n. 29 del 7 aprile 2022.

Il commissario definirà, sentite le Regioni interessate, il Piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale. I tempi, gli obiettivi numerici di cattura e l’abbattimento e smaltimento, saranno condivisi con Ispra.

La risoluzione della Commissione agricoltura

Un decreto che segue alla risoluzione sulla Psa approvata dalla Commissione Agricoltura della Camera, che prevede interventi di depopolamento del cinghiale tramite una maggiore attenzione all’attuazione del Piano straordinario di contenimento della specie. Le misure previste potranno coinvolgere anche le aree non toccate dal virus ma vocate all’allevamento dei suini, per prevenirne l’arrivo attraverso un lavoro di monitoraggio da parte di ulteriori operatori autorizzati all’abbattimento dei cinghiali.

Confagricoltura soddisfatta

Confagricoltura condivide la ratio alla base della risoluzione della Camera: fare in modo che i focolai di Psa presenti in Italia rimangano isolati e non si estendano alle zone attualmente indenni.

La risoluzione ha quindi colto un aspetto molto importante, suggerito daConfagricoltura, con la previsione di adeguate risorse per gli indennizzi tempestivi a favore degli allevatori danneggiati dalla presenza di focolai nelle aree in cui operano.

Politica e mondo delle imprese – per l’associazione agricola – devono lavorare per un unico obiettivo comune: tutelare e proteggere le zone a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi.