Città di Castello al quarto posto su dodici candidati con un progetto che verrà finanziato dalla Comunità europea nell’ambito di “Europe for citizens”.
Per due anni Città di Castello sarà capofila di un gruppo di sei città, Lörrach (Germania), Joué les Tours (Francia), Gmunden (Austria), Sighisoara (Romania) e Smolyan (Bulgaria) per dare corpo a questa idea chiamata Muster, cioè governo multilivello per uno sviluppo integrato, sostenibile, delle regioni, che prevede lo scambio di esperienze e buone pratiche tra i territori.
L’assessore tifernate alle politiche economiche, Enrico Carloni, ha espresso la sua “profonda soddisfazione per questo bel successo che ci permette di rivitalizzare rapporti storici e di approfondire e portare a un livello più alto collaborazioni già in atto come quella con Gmunden. Il progetto prevede un ampio coinvolgimento del settore economico, delle associazioni e dei cittadini: ‘Cultura e turismo’ e ‘Innovazione e competitività’ saranno due dei quattro temi che si affronteranno. L’interazione concreta tra le politiche europee 2014-2020 e le prospettive di un futuro sostenibile nell’Altotevere staranno al cuore delle nostre attività nell’ambito del progetto”.
“Europe for Citizens” vuole radicare e rendere viva l’idea europea in attività concrete, e il progetto Muster nelle parole dell’assessore all’ambiente e alla mobilità, Luca Secondi “sarà l’occasione per un confronto su energia e mobilità dove Città di Castello contribuirà con esperienze importanti, nel campo dell’illuminazione pubblica o del monitoraggio dei consumi energetici, ma imparerà anche dagli altri. È proprio questo il senso del progetto dove sono coinvolti comuni dell’Europa occidentale, centrale, dell’est e del sud per crescere insieme a favore delle singole realtà e dell’Europa”.
Il primo incontro di lavoro si svolgerà proprio a Città di Castello con un’ampia partecipazione sia dalle città partner che dalla città tiberina capofila. “Il nostro approccio ha dunque una validità su scala europea” conclude il sindaco Luciano Bacchetta “ e di questo siamo contenti non solo perché valorizza la progettualità locale ma perché promuove lo spirito della cooperazione dal basso, che garantisce un’integrazione reale e un’efficacia durevole alle azioni congiunte”.