Progetti di inclusione e lavori socialmente utili a costo zero per le casse comunali e la comunità locale, per favorire un corretto inserimento dei profughi nell’ambito dei programmi governativi di accoglienza diffusa coordinati dalle Prefetture, come avviene già in altre realtà territoriali dell’Umbria e della vicina Toscana
E’ quanto chiede, in una interrogazione a sindaco e presidente del Consiglio comunale, il consigliere del Partito Socialista Luigi Bartolini, facendo riferimento alla questione generale in ambito nazionale e, nello specifico, alla vicenda locale di un possibile arrivo di un gruppo di profughi nel rione Prato, ampiamente dibattuta in consiglio comunale e attraverso diverse iniziative politico-istituzionali.
“Constatato che eventi bellici e continue instabilità sociali e governative stanno da anni interessando alcune nazioni, soprattutto dell’Africa e altri continenti, costringendo intere popolazioni a fuggire per sopravvivere – precisa Bartolini nell’interrogazione – e considerato che nel sud Italia avvengono quotidianamente sbarchi di profughi, che poi le Prefetture, nell’ambito del progetto governativo dell’accoglienza, tramite alcune associazioni (Arci, Caritas,.. ), spesso assegnano nei Comuni talvolta senza nemmeno avvisare i sindaci delle comunità interessate, chiedo al sindaco e alla giunta di dare mandato ai dirigenti dei settori competenti di attivarsi per ricercare il possibile percorso amministrativo-procedurale per costruire un progetto adeguato di inclusione sociale a costo zero per la collettività, attraverso lavori socialmente utili”.
“Così facendo – prosegue Bartolini – si darà un segnale positivo alla popolazione, contribuendo a rendere utile e funzionale la permanenza in città dei profughi, attraverso un percorso di integrazione sociale che non graverà sulle casse comunali e quindi sulla collettività e consentirà ai profughi stessi di maturare esperienze lavorative oltre che didattiche e scolastiche e di rendere un servizio alla città”.
Nell’interrogazione, Bartolini, plaude all’iniziativa del sindaco Luciano Bacchetta, che ha deciso di affrontare la questione profughi e del loro possibile arrivo nel rione Prato ai massimi livelli istituzionali, incontrando il Prefetto di Perugia.