Troviamo francamente contraddittoria, debole e tardiva l’iniziativa del sindaco circa il presunto arrivo di un gruppo di migranti al rione Prato, soprattutto perché segue le sue dichiarazioni in Consiglio comunale, in cui ha definito la normativa che regola il fenomeno dei migranti ‘una legge risibile, discutibile e per certi versi persino pericolosa’
Anche il movimento civico Tiferno Insieme, rappresentata dai suoi consiglieri Nicola Morini e Cristian Braganti, ha voluto far sapere la propria posizione sulla questione più calda dell’estate tifernate. “Per quanto ci è dato sapere – dicono entrambi in una nota congiunta-, nella lettera inviata da Bacchetta al Prefetto non si eccepisce concretamente nulla nel merito del provvedimento e la stessa sarebbe così riassumibile: ‘avvertitemi prima, avremmo potuto dislocare i migranti in altri luoghi del Comune più adatti allo scopo’. Sarebbe allora opportuno a questo punto, per onestà e trasparenza, che il Sindaco ci indichi dove intenderebbe dirottarli”
A quanto pare, per il sindaco, il Prato non va bene, mentre San Maiano, La Tina (dove i migranti sono già presenti da tempo) o altri luoghi invece sì
“Viste le parole pronunciate in Consiglio – aggiungono i rappresentanti di Tiferno Insieme – sarebbe stato più coerente scrivere una lettera al segretario del suo partito, il socialista Nencini, sottosegretario di un governo che questo tipo di politica immigratoria sta favorendo e finanziando, oppure all’ARCI, associazione notoriamente organica alla Sinistra che pare essere promotrice di tale accoglienza cittadina”. “Una precedente lettera – concludono – , per onestà d’intenti, sarebbe stata più opportuno scriverla ai propri elettori, i quali potevano essere meglio informati sul fatto che, appoggiando Bacchetta e alleati, si sarebbe implicitamente favorito o accettato questo tipo di gestione dei flussi immigratori così normata dal governo nazionale“.