Procura Spoleto, incidente probatorio su disabile costretta a prostituirsi - Tuttoggi.info

Procura Spoleto, incidente probatorio su disabile costretta a prostituirsi

Redazione

Procura Spoleto, incidente probatorio su disabile costretta a prostituirsi

Se accolta, la testimonianza della giovane potrebbe inguaiare gli 80 clienti
Mer, 08/03/2017 - 14:15

Condividi su:


La Procura di Spoleto ha chiesto l’incidente probatorio su Vivian (nome di fantasia), la giovane spoletina affetta da “ingravescente deficit cognitivo” costretta dal padre e dal fidanzato a prostituirsi nei pressi nello svincolo sud della città. Con questa richiesta, ora al vaglio del Tribunale, il pm Gennaro Iannarone (che ha coordinato le indagini affidate ai carabinieri del Capitano Marco Belilli) intende con ogni probabilità accertare, anche con l’ausilio di uno specialista, l’effettiva consapevolezza della ragazza costretta a vendere il proprio corpo per accontentare le pressanti richieste economiche delle due persone che secondo le accuse la tenevano sotto scacco facendo leva proprio sui sentimenti che Vivian provava per loro.

ECCO DA DOVE PARTE L’INCHIESTA

L’eventuale testimonianza della spoletina potrebbe modificare la posizione anche degli ottanta clienti – ai quali per il momento non viene contestata alcuna accusa – che i carabinieri hanno individuato nel corso delle indagini grazie anche all’uso di pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche. Il loro ruolo potrebbe infatti cambiare totalmente se venisse accertato che il deficit cognitivo di Vivian era palese. Chi ha avuto modo di leggere le carte parla di un impressionante spaccato della società locale, ma anche di insospettabili clienti che venivano dalle province di Perugia e Terni richiamati dagli annunci che il fidanzato metteva su siti per escort. Piccoli imprenditori, impiegati, operai, disoccupati, a volte giovanissimi, altre persino ottuagenari che contrattavano prestazioni da 20 a 80 euro per appartarsi con la giovane, nei boschi intorno alla città o in un albergo, al cui titolare è stata ritirata la licenza per non aver registrato la presenza della ragazza e imposto l’obbligo di firma. L’arresto dei 2 uomini ha destato scalpore e rabbia in città per una ragazza indifesa che cercava di accontentare le richieste di chi l’avrebbe dovuta maggiormente proteggere. L’intervento dei militari ha posto fine alla pietosa vicenda e la ragazza si trova ora in una struttura protetta per cercare di ricostruire il proprio futuro.

(modificato alle 16:30)

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!