Il procuratore della Repubblica di Perugia intervistato al Cafè letterario dell'Isola del Libro
I processi troppo lunghi a Perugia. Casi di corruzione numericamente esigui in Umbria, ma con un’attenzione che deve restare alta sulla “vischiosità” di alcuni tessuti amministrativi. Sì ai magistrati in politica, purché poi non rientrino in magistratura.
Il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, al Cafè letterario dell’Isola del libro Trasimeno, che si è tenuto a Castel Rigone, intervistato dalla giornalista Erika Pontini, ha parlato dei grandi nodi della giustizia in Italia. L’occasione è stata la presentazione del suo libro, scritto insieme a Enrico Carloni, “Corruzione e anticorruzione. Dieci lezioni”.
Il procuratore ha lamentato l’eccessiva durata dei processi a Perugia. Quanto alla corruzione, ha rivendicato i buoni risultati dell’Anac, l’Autorità da lui guidata fino al 2019. “La corruzione non si può affrontare solo con i processi penali” ha detto. Ribadendo l’importanza dell’attività di prevenzione.
La corruzione in Umbria
Quanto all’Umbria, ha parlato di una situazione “apparentemente tranquilla”, con un numero esiguo di casi di corruzione. Tuttavia ha messo in guardia da “un tessuto amministrativo che rischia in alcuni casi di essere particolarmente vischioso”, creando il terreno ideale per fatti criminosi.
Magistrati e politica
Sui magistrati impegni in politica Cantone ha raccomandato di evitare “le porte girevoli”. Ma ha spiegato la sua posizione: “Sono dell’idea che hai magistrati non debba essere preclusa la possibilità di fare politica. Il diritto di elettorato passivo è sacrosanto in una democrazia. Però – ha aggiunto – chi sceglie di fare politica non deve poi tornare a fare il magistrato”.
Isola del Libro, la soddisfazione di Cardella
Soddisfatto Fausto Cardella, già procuratore della Repubblica a Perugia, presidente del premio letterario Isola del Libro. Un premio, ha spiegato, che cresce costantemente nella qualità delle proposte e che segna il legame con la città di Perugia e i suoi personaggi. Quest’anno il premio è andato a un lavoro che racconta il segno lasciato dall’attività di Maria Montessori a Perugia.