Il centrodestra va subito dritto alla meta e senza remore piazza al primo colpo Nilo Arcudi sulla poltrona di presidente del Consiglio comunale. Con buona pace del Pd e del centrosinistra, che aveva chiesto un coinvolgimento nella scelta della persona chiamata a gestire i lavori dell’Assemblea. Ma che soprattutto vede come fumo negli occhi il “traditore” Arcudi, non perdonandogli il ruolo avuto nelle amministrazioni di centrosinistra, come vice di Locchi prima e di Boccali successivamente.
Servivano 22 voti per eleggere Arcudi al primo colpo e 22 voti sono arrivati. “Mi impegnerò a fare di questo Consiglio un luogo del dialogo, delle idee e del confronto. Viva Perugia!” sono state le prime parole di Arcudi subito dopo la sua elezione. Per i due vice presidenti, scacco al Movimento 5 stelle, con il centrosinistra che elegge Lucia Maddoli, proposta da Giubilei, ed il centrodestra la leghista Roberta Ricci, proposta da Mattioni. Fuori dalla presidenza la capogruppo pentastellata Francesca Tizi.
Il primo Consiglio comunale di Perugia, dopo il voto del 26 maggio che ha portato alla riconferma di Andrea Romizi come sindaco, si è chiuso dopo due ore. Con il primo cittadino che ha ufficializzato la sua Giunta: il leghista Gianluca Teuteri vicesindaco (con le deleghe a Scuola, Politiche per l’infanzia e l’adolescenza, Edilizia scolastica, Salute); dal partito di Salvini chiamato Luca Merli per Personale e la tanto contesa Mobilità; Edi Cicchi confermatissima al Welfare, con le deleghe alle Politiche sociali, Famiglia, Diritto alla Casa, pari opportunità, Servizi civici) per Progetto Perugia, che porta nell’Esecutivo anche Leonardo Varasano (Cultura) e Otello Numerini (Lavori pubblici, Infrastrutture, Ambiente); per Fratelli d’Italia Clara Pastorelli (Sport e Commercio) e Margherita Scoccia (Urbanistica, Edilizia privata); confermati, senza passare dalle urne, Michele Fioroni (Marketing territoriale, Sviluppo economimco, Turismo, Digitale) e Cristina Bertinelli (Bilancio, Patrimonio, Partecipate).
Romizi ha ringraziato gli assessori uscenti non riconfermati. Ed ha anche rivolto un messaggio distensivo nei confronti di Giuliano Giubilei e Francesca Tizi, che hanno provato a strappargli la fascia di sindaco. Ma soprattutto, ha chiesto “scusa” ai perugini per le cose sbagliate fatte durante i cinque anni del suo primo mandato ed invitato tutti i consiglieri e lavorare con entusiasmo “per il bene di Perugia“. Per concludere, anche lui, con “viva Perugia“. Tutto politicamente corretto. I fuochi d’artificio rimandati al prossimo Consiglio.
(Notizia in aggiornamento)