Città di Castello

E’ primavera anche al museo Malakos, si risvegliano le lumache “giganti”

Il risveglio delle lumache “giganti”. La primavera esplode al museo Malakos, la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa (con circa 600mila esemplari catalogati), che annovera anche una folta schiera di animali viventi nelle sue sale, ultime arrivate le tartarughe d’acqua dolce che con l’innalzamento delle temperature e le giornate allungate, mostrano molto più appetito.

Negli acquari, i pesci e le chiocciole d’acqua depongono sempre più uova e le Achatine, lumache di terra decisamente extra large (possono arrivare ad oltre 35 cm di lunghezza), si sono risvegliate. Dopo un breve svernamento, infatti, sono uscite dal guscio ed hanno iniziato ad esplorare il terrario in lungo e in largo. Le piccole nuove nate hanno iniziato a divorare frutta e verdura fresca, oltre agli ossi di seppia per produrre un nuovo guscio forte e resistente. Ma tra i nuovi arrivi al museo ci sono anche gli insetti foglia, piccoli insetti mimetici che si fingono foglie nel comportamento e nell’aspetto, difficilissimi da distinguere tra la vegetazione del terrario e individuabili solo da un occhio attento.

“Vi aspettiamo tutti dunque per meravigliarvi con i nostri esemplari di conchiglia in vetrina e con gli animali vivi da ammirare con i loro comportamenti curiosi e bizzarri”, hanno dichiarato Debora Nucci, biologa e responsabile della direzione operativa del museo e di tutte le iniziative didattiche, e Beatrice Santucci (Naturalista e Biologa dell’Evoluzione) che da oltre un anno si occupa della ricerca accanto al Professor Gianluigi Bini, fondatore del museo e punto di riferimento a livello mondiale dei più prestigiosi musei di biologia e malacologia, fra cui quello di Parigi con cui Malakos ha stretto un patto di collaborazione scientifica di altissimo livello.

Simbolo del risveglio primaverile, vera e propria mascotte della mostra, sicuramente al centro dell’attenzione dei visitatori, è “Acha”, uno splendido esemplare vivo di Achatina, le chiocciole giganti africane, presente per mostrare la morfologia e l’ecologia delle chiocciole terrestri ai bambini. “Acha” è una grande esploratrice ed ha già manifestato il desiderio di curiosare in giro per il museo.

Il museo Malakos si trova al piano terra di Villa Cappelletti (nel complesso del Centro tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione”), a Città di Castello, ed è il frutto del lavoro decennale del biologo Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d’adozione, che ha raccolto e studiato circa 15mila specie diverse, provenienti da ogni angolo del mondo. Si compone di 40 teche e quasi 3000 esemplari, disposti come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. Ospita al suo interno anche un’imponente barriera corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del corpo forestale dello stato con specie mai viste. Malakos è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il weekend e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 – 075.8552119. www.malakos.it, info@malakos.it, FB e IG: museo malakos.