A poco più di 24 dalla chiusura della campagna elettorale per le primarie del centrosinistra Matteo Renzi ha scelto Spoleto per ribadire il proprio programma. Nel giorno più infuocato dello scontro politico fra i due contendenti principali del Pd, Pierluigi Bersani e appunto Renzi.
Alle polemiche per i maxiposter e le vele comparse in varie città, è seguita quella scatenata dai supporter del sindaco di Firenze che hanno gridato allo scandalo dopo che il Tg1 aveva annunciato una intervento di Bersani nell’edizione delle 20,00, scaletta modificata in corsa da Viale Mazzini che ha invitato tutti e 5 i contendenti.
La sala convegni dell’Albornoz oggi pomeriggio ha contato più di 500 persone venute per ascoltare Renzi. All’appuntamento hanno preso parte molti spoletini ma anche persone venute dalla provincia di Terni e Perugia. Non è sfuggita la presenza in sala di imprenditori ed esponenti della società civile notoriamente vicini al centrodestra.
Renzi nel suo intervento (lo attendeva la diretta del Tg1 dalla sede Rai di Perugia, motivo per il quale non ha voluto incontrare i giornalisti presenti a Spoleto) ha ripercorso i punti fondamentali della campagna elettorale: dalla rottamazione per i politici di lungo corso alla volontà di non accettare alcuno scranno se le primarie decreteranno per lui la sconfitta. Renzi ha mostrato poi la copertina di Oggi dove è ritratto con le due nonne, a dimostrazione che la ‘rottamazione’ vale solo per i politici e che gli anziani sono una risorsa per il Paese.
Fra i presenti il presidente della provincia Guasticchi, il capogruppo pd di Spoleto Marco Trippetti e la consigliera provinciale Laura Zampa. Guasticchi in una intervista a Tuttoggi.info ha denunciato la difficoltà di questa campagna che vede schierati in Umbria “solo 6 sindaci e il sottoscritto contro l’imponente apparato che sostiene Bersani. Avremmo preferito giocare ad armi pari” ha concluso Guasticchi.