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Primarie PD Umbria, Stefano Fancelli torna a casa / L’incontro con i cittadini nella “sua” Città di Castello

Da.Bac.

E tornato in città, la sua città. Stefano Fancelli, il tifernate candidato Segretario Regionale alle Primarie del PD dell’Umbria, ha fatto tappa a Città di Castello nella tarda serata di venerdì 7 febbraio. Nell’affascinante cornice degli spazi sotterranei del “Torrione” di Via Gramsci, Fancelli è tornato a parlare ai suoi concittadini in un incontro appositamente organizzato per loro. Il candidato tifernate, arrivato con un po’ di ritardo per un impegno prolungatosi a San Giustino, si è subito rivolto così agli astanti: “Dovunque voi andiate sentirete ripetere due cose molto semplici: uno, che la politica di questa regione e di questa comunità deve cambiare, così come devono cambiare i principi e le classi dirigenti. Due, ci vuole una politica credibile”.

Cambiamento – Io mi sono candidato perché finalmente nel PD dell’Umbria ci sia qualcuno che ha il coraggio, la voglia e la credibilità per portare una vera stagione di cambiamento e di rinnovamento. Gli elettori ce lo chiedono. C’è bisogno di idee nuove perché in questi nostri territori c’è una crisi economica e sociale spaventosa. Occorrono idee nuove per il lavoro, per coloro che lo hanno perso, per dare risposta alla stessa crisi che mina le fondamenta di questa nostra comunità. Ci vuole anche una classe dirigente che abbia il coraggio di portare questo cambiamento. Questo ci è stato richiesto in maniera ancora più forte alle elezioni politiche, in cui tanti nostri elettori si sono astenuti e altrettanti si sono rifugiati in un voto di protesta, in cui si è sviluppato un clima di sfiducia e perdita di credibilità verso la politica e i politici. Ho deciso di candidarmi per dare una speranza, una possibilità e un progetto di cambiamento al Pd e a tutto il centrosinistra in questa regione. Ho deciso di farlo senza che nessuno me lo chiedesse. La mia è una politica fatta per passione e con spirito di servizio, ho pensato che fosse il momento di mettersi in gioco, non accettare che il PD si chiudesse in una logica autoreferenziale e mettersi al servizio di un progetto di cambiamento e innovazione e l’ho fatto con l’idea di richiamare tante persone alla passione e alla partecipazione politica Questo è il mio spirito, ricostruire un Pd che dalle fondamenta sia aperto, inclusivo, capace di dare la giusta spinta alle nostre amministrazioni per rispondere ai problemi veri dei cittadini”.
Ripartire dai valori – Fancelli ha dichiarato, infine, di voler costruire questo nuovo percorso di cambiamento del Pd partendo anche dai propri valori: “Mi porterò dietro l’esperienza fatta con l’Anpi, con Libera (associazione contro le mafie, ndr), le esperienze di partecipazione civile, di cultura, di civiltà fatte con tanti ragazzi e ragazze. Mi porto dietro le persone che ho frequentato, la mia famiglia e le altre. Sono voluto tornare qui, nella mia città, per presentarmi e condividere con voi un momento di gioia per ripartire ancora più carico e felice di aver fatto questa nuova esperienza e battaglia fino al 16 di febbraio”.