Coinvolgere i giovani e aumentare la loro consapevolezza per prevenire i reati che vengono realizzati sotto l’effetto di uso di droghe e l’abuso di alcol. Vandalismo, bullismo, reati ambientali, disturbo della quiete pubblica, risse, atti osceni in luogo pubblico: sono questi i nemici da battere. Da oggi il Comune di Perugia ha uno strumento in più: un importante finanziamento da oltre 370 mila euro ottenuto nell’ambito di uno dei principali programmi europei di prevenzione e di lotta contro il crimine (ISEC Programme) per la realizzazione del Progetto Share my European city (SME-city).
Il progetto Sme-city ha ottenuto il massimo del finanziamento pari al 90% del costo complessivo delle azioni e corrispondente alla somma oltre 377 mila euro. Il Comune di Perugia è capofila, ed il partenariato è così costituito: Società Cooperativa Borgorete – (Perugia), Arcola Research – Londra, Fundacion Intras Valladolid, University of Business and Health Science Lodz, Forum Italiano per la Sicurezza Urbana (F.I.S.U.) Bologna.
Repressione, controllo e prevenzione. Il progetto mira alla riduzione dei reati nelle aree urbane e nello specifico alla riduzione dei reati minori legati ad alcol e consumo di sostanze stupefacenti. Il concetto alla base del progetto è di affrontare il problema dell’uso e abuso di alcol e sostanze stupefacenti da parte di giovani e giovanissimi agendo sul lato della domanda, ossia affiancando agli interventi di carattere repressivo e di controllo, che operano principalmente sul lato dell’offerta, nuove azioni di prevenzione e mediazione che riducano la richiesta di alcol e sostanze psicotrope da parte dei consumatori.
Creare una rete dei bar consapevoli, con la formazione dei gestori e del personale dei bar che aderiranno, nonché la promozione di azioni di sharing attraverso il web.
Giovani a rischio diventano “educatori tra pari”. Coinvolgere i giovani a rischio all’interno delle azioni di mediazione come peer-educator retribuiti dal progetto. La Ricerca permetterà di definire gli indicatori pertinenti per valutare l’efficacia delle attività di prevenzione della criminalità, ed alla fine del progetto saranno elaborati un documento e un marchio della Rete europea dei bar consapevoli.