Sarebbe stato pronto a colpire in Occidente il ventenne presunto terrorista islamico – vicino al gruppo ISKP – arrestato nelle prime ore di mercoledì 18 giugno a Perugia ed ora recluso al carcere di Capanne.
Il giovane, di origine marocchina ma dimorante nel capoluogo umbro, è accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. L’arresto è stato eseguito dal ROS dei carabinieri – con il supporto in fase esecutiva del personale del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia – su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura perugina, d’intesa con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
“Le complesse indagini – ricostruisce la Procura in una nota – rientrano nella più ampia attività del ROS Carabinieri tesa a monitorare il web, spazio ove soggetti di diversa età, estrazione sociale, culturale ed economica possono essere coinvolti in processi di radicalizzazione in chiave islamista. Le investigazioni – non più circoscritte ad un ambito territoriale o fisico determinato ma svolte anche in uno spazio virtuale – hanno consentito di identificare l’indagato appena ventenne che, attraverso una piattaforma di messaggistica utilizzata essenzialmente da giovani internauti, aveva postato materiale propagandistico e istigatorio esplicitamente riconducibile allo Stato Islamico.
La persona sottoposta alle indagini, dotata di elevate competenze tecnologiche, è stata oggetto di un’approfondita attività investigativa – coordinata da questo ufficio e condotta dai militari del ROS – che ha consentito di acquisire, in brevissimo tempo, un quadro indiziario utile a richiedere il provvedimento cautelare; per quanto ricostruito dalle investigazioni, farebbe organicamente parte dell’organizzazione terroristica denominata “Stato Islamico” avendo egli stesso aderito convintamente al progetto terroristico di quella struttura e verso la quale ha messo a disposizione le proprie capacità.
In tale qualità, – prosegue la Procura perugina – avrebbe fornito la propria disponibilità a unirsi alle fila della pericolosa articolazione dello Stato Islamico (indicata come ISKP), operante in Khorasan (porzione di territorio ricompreso fra Afghanistan, Kazakistan, Kirghistan, Uzbekistan e Cina) nonché la disponibilità a colpire in Occidente.
Inoltre sarebbe stato anche in contatto diretto con un membro del citato ISKP (presente all’interno di alcuni campi di addestramento gestiti da quella articolazione terroristica) col quale avrebbe condiviso un “piano” – da mantenere segreto e come tale non meglio specificato – riconducibile alle finalità criminali dell’associazione terroristica di cui fa parte.
A tal fine il giovane si sarebbe addestrato, attraverso specifiche istruzioni reperite sui canali ufficiali dello Stato Islamico, a confezionare ordigni esplosivi artigianali, avendone anche le capacità tecnico-teoriche. Avrebbe inoltre intrattenuto contatti, sia personali che virtuali, con soggetti da indottrinare ai quali avrebbe inviato il copioso materiale propagandistico da lui acquisito nel tempo on-line”.
Il ventenne è stato quindi condotto nel carcere di Perugia Capanne, mentre i carabinieri hanno sequestrato vario materiale informatico che sarà oggetto di analisi nei prossimi giorni.