Nel mese di settembre 2014 il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Viterbo ed il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Viterbo, coordinati della Procura della Repubblica di Viterbo, hanno avviato un’attività investigativa nel corso della quale sarebbero emersi elementi che potrebbero configuarare un’ipotesi di reato di turbativa d’asta posti in essere dalla “CPM Gestioni Termiche srl”, con sedi legali in Umbria e nelle Marche, impresa operante nel settore della pubblica illuminazione e gestione di servizi termici, al fine di ottenere l’affidamento di pubblici servizi presso alcuni Comuni della provincia di Viterbo.
Gli investigatori hanno monitorato le procedure di appalto pubblico di prossima indizione da parte dei comuni di Grotte di Castro, Villa San Giovanni in Tuscia e Civita Castellana (VT), in particolare quest’ultimo avente ad oggetto la gestione della pubblica illuminazione per la durata di 15 anni per un importo posto a base d’asta pari a quasi 4.700.000 euro.
La specifica attività investigativa ha monitorato gli interi iter amministrativi relativi alle procedure di appalto pubblico indette dai comuni, e avrebbe permesso di raccogliere elementi di riscontro alle ipotesi di reato a carico dei soggetti indagati. In particolare è stato attenzionato il procedimento di aggiudicazione della gara d’appalto per la gestione della pubblica illuminazione del comune di Civita Castellana affidato, fraudolentemente secondo gli inquirenti, alla società CPM per un importo complessivo di due milioni e mezzo di euro.
Il G.I.P. del Tribunale di Viterbo, a seguito della richiesta dei PM titolari delle indagini, Dr. Fabrizio Tucci e Stefano D’Arma, ha emesso 3 misure cautelari agli arresti domiciliari, a carico delle figure di riferimento della CPM Gestioni Termiche srl per Concorso in Turbata libertà degli incanti e Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
L’attività giunta oggi al suo epilogo, ha interessato oltre la Provincia di Viterbo anche di quella di Roma, Terni, Ancona e Macerata, ed è stata, eseguita con l’impiego di 55 uomini e donne appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo e a quello del Corpo Forestale dello Stato di Viterbo, con la contestuale esecuzione di ulteriori 6 perquisizioni personali e locali nonché acquisizioni documentali presso gli uffici comunali interessati.