Ci saranno anche circa 500 bambini dall’Umbria tra quelli che parteciperanno il prossimo 25 e 26 maggio a Roma alla prima “Giornata Mondiale dei Bambini” “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, organizzata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal coordinatore della GMB, padre Enzo Fortunato.
L’incontro internazionale, voluto da Papa Francesco, punta a mettere al centro i più piccoli e il loro futuro. Sabato 2 marzo la conferenza stampa a Roma, allo stadio Olimpico, dove è stato anche stato presentato l’inno della GMB “La novità del mondo” scritto da don Marco Frisina che verrà cantato da oltre mille bambini del Piccolo Coro dell’Antoniano e dei Cori della Galassia dell’Antoniano diretti da Sabrina Simoni. All’evento inaugurale dello Stadio Olimpico sono confermati ad oggi: l’attivista Licypriya Kangujam, Carlo Conti, Gianni Morandi, Lino Banfi, Mr. Rain e Beret.
Gli iscritti sono, a inizio marzo, 57.532 e si stima che si supereranno le 100mila presenze con bambini provenienti da oltre 100 Paesi tra cui Afghanistan; Argentina; Brasile; Cina; Congo; Corea del Sud; Egitto; Eritrea; Etiopia; Haiti; India; Iraq; Israele; Nigeria; Palestina; Russia; Siria; Somalia; Stati Uniti d’America; Ucraina; Uganda; Venezuela. Il 25 maggio è previsto un evento inaugurale allo stadio Olimpico e la creazione di un villaggio dei bambini al Foro Italico, mentre il 26 maggio appuntamento a piazza san Pietro e in via della Conciliazione.
Come spiegano i coordinatori della Gmb, padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli, “Abbiamo scelto di aprire la prima Giornata mondiale dei bambini, che si terrà il 25 e 26 maggio a Roma, allo stadio Olimpico per non dimenticare come lo sport può essere – facendo nostre le parole di papa Francesco – un modo per generare comunità, creare socialità e far nascere amicizie. Oggi la quotidianità è afflitta da un sempre crescente individualismo e da una competizione troppe volte poco leale che generano gravi insicurezze nei giovani, spesso incapaci di affrontare le ‘sconfitte’. Lo sport è un importante alleato educativo, uno ‘strumento di pace’ se riusciamo nell’esperienza dell’integrazione. È per questo motivo che dallo stadio Olimpico di Roma, uno dei luoghi simbolo dello sport italiano e internazionale, vorremmo far alzare la voce di migliaia di bambini provenienti da ogni parte del mondo, per ricordare agli adulti impegnati a “fare la guerra” che lo sport allena i valori dell’essere donne e uomini ‘di buona volontà’, perché ‘se il mondo dello sport trasmette unità e coesione può diventare un alleato formidabile nel costruire la pace’”.
Alla presentazione ha partecipato anche Gigi Buffon, capo della delegazione della Nazionale: “Una volta si diceva che la bellezza salverà il mondo, ora diciamo che i bambini salveranno il mondo. Noi come società – le parole dell’ex numero 1 della Nazionale – stiamo affrontando un naufragio, se diamo ai più piccoli questa responsabilità significa che qualcosa abbiamo sbagliato. E allora forza bimbi!“.