E’ un’evoluzione del NUS telefonico attivato nel 2016 per effettuare le prenotazioni di visite specialistiche e esami diagnostici, e fornirà ai cittadini informazioni complete, aggiornate, tempestive e qualificate di orientamento e facilitazione all’accesso ai servizi sanitari offerti dalla Regione Umbria: il NUS telefonico (Numero Umbria Sanità), realizzato da Umbria Salute, per conto della Regione Umbria e di tutte le Aziende Sanitarie del territorio regionale, dopo all’incirca 2 anni di sperimentazione per la prenotazione di prestazioni, diventa anche informativo.
Il servizio è stato presentato stamani a Perugia nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, insieme all’amministratore unico di Umbria Salute, Piero Rosi, e Mara Sforna, direttore dei Servizi all’utenza di Umbria Salute. Per l’occasione è stata illustrata anche la campagna regionale di comunicazione per promuovere il nuovo servizio.
Il NUS – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa dall’amministratore di Umbria Salute e dalla dottoressa Sforna – risponde al numero verde 800 636363 – gratuito sia da fisso sia da cellulare – attivo dal lunedì al venerdì (festivi esclusi), dalle ore 8 alle 18.
“L’obiettivo del servizio – ha spiegato l’assessore Barberini – è abbattere le barriere burocratiche che limitano i cittadini nell’accesso e nella fruibilità delle prestazioni sanitarie, realizzando una sanità sempre più vicina alle persone che potranno chiedere informazioni su orari, luoghi, recapiti telefonici delle strutture sanitarie umbre, su assistenza sanitaria per diverse categorie di persone come anziani, studenti fuori sede, disabili, stranieri o donne in stato interessante, su vaccini, cure palliative, visite specialistiche, screening, reparti di degenza, medicina veterinaria e tanto altro ancora.
Vogliamo dare ai cittadini la possibilità senza spostarsi da casa di poter effettuare le prenotazioni di visite specialistiche e avere anche, attraverso operatori opportunamente formati e preparati, informazioni che siano il più possibile complete, aggiornate, tempestive e qualificate, in quanto basate su sistema creato dagli stessi professionisti della sanità pubblica che, operando nei vari e specifici settori, provvedono alla continua integrazione e all’aggiornamento delle informazioni”.
“Nel corso di questi due anni – ha aggiunto l’assessore – abbiamo ricevuto molti attestati di apprezzamento e soddisfazione da parte dei cittadini. E i numeri lo confermano: ad oggi le chiamate al NUS per prestazioni di specialistica ambulatoriale, da parte di utenti residenti in Umbria e non solo, raggiungono una media di circa 1.150 al giorno, con picchi di oltre 1.300 telefonate. Nella maggior parte dei casi, si tratta già di richieste d’informazioni, non solo connesse all’attività Cup, ma anche per l’accesso ai vari servizi della sanità umbra, nelle diverse sedi distribuite sull’intero territorio regionale. Da qui la necessità di un numero telefonico regionale, unico e gratuito, a cui i cittadini si possano rivolgere, con sicurezza, per avere informazioni ‘certificate’ di orientamento e facilitazione all’accesso ai servizi sanitari regionali di cui hanno bisogno, senza doversi perdere nei diversi numeri di telefono delle varie realtà”.
Barberini ha quindi reso noto che “alle chiamate al NUS rispondono operatori dedicati e appositamente formati, organizzati in 26 postazioni distribuite su tutto il territorio regionale a cui si aggiungeranno presto altri due punti”. Il nucleo principale del sistema di contact center è situato presso gli uffici di Umbria Salute, siti a Perugia, dove sono presenti 10 postazioni “centrali”, mentre le altre 16 sono “periferiche”, localizzate cioè presso le Aziende Sanitarie, in modo da assicurare una copertura uniforme di tutta la regione.
“L’innovazione introdotta con il ‘NUS Informativo’ – ha precisato – non incrementa i costi complessivamente a carico della Regione Umbria e delle Aziende sanitarie, in quanto il servizio viene realizzato attraverso il progressivo passaggio degli operatori già attivi presso gli sportelli Cup, all’attività telefonica per il NUS, attraverso una riconversione di personale che diventa reversibile al bisogno. L’operatore, restando nella sua abituale postazione fisica Cup, viene infatti dotato di uno speciale kit (composto da un telefono con cuffie, collegato al sistema di contact center del NUS e da credenziali di accesso al portale NUS, collegato con i siti delle Aziende Sanitarie), che attiva nella fascia oraria individuata a supporto del NUS”.
“Mentre nelle altre fasce – ha proseguito – orarie (quelle di maggior afflusso di utenti allo sportello Cup) può riattivare la postazione fisica per lo smaltimento di eventuali code”.
Barberini ha ricordato che “nel 2017 in Umbria sono state erogate all’incirca 14 mila prestazioni specialistiche ambulatoriali. Di queste 1.071.532 erano visite specialistiche, circa 11 milioni esami di laboratorio, 666.877 diagnostica per immagini, 1.328.393 altri esami specialistici”.
I numeri del NUS: nel mese di marzo 2018 le chiamate in entrata sono state mediamente 1.041 al giorno così suddivise:
Attività attinenti al CUP (prenotazioni, tentativi di prenotazione, disdette) 47 per cento sul totale di chiamate, Richieste informazioni 40 per cento, altre attività 13 per cento. Il messaggio su cui si basa la campagna di comunicazione del NUS è semplice e diretto: “La sanità umbra di ascolta e risponde” – chiama 800 636363 gratuito da fisso e cellulare, per prenotazioni Cup e informazioni sui servizi sanitari di cui hai bisogno”.
“Punto di partenza per promuovere la conoscenza e l’utilizzo del NUS – ha concluso l’assessore Barberini – è che i cittadini umbri conoscano e memorizzino il numero verde 800 636363, quale numero telefonico unico e gratuito per informazioni sulla sanità regionale, a cui potersi rivolgere non solo per prenotare prestazioni sanitarie, ma anche per ottenere qualsiasi tipo di informazione e supporto per accedere più facilmente ai servizi del sistema sanitario regionale, sono ovviamente escluse le informazioni di natura sanitaria. Per questo è stata attivata una campagna regionale di comunicazione, che prevede più step e l’utilizzo di mezzi tradizionali e innovativi. È inoltre previsto un coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per fare in modo di intercettare tutti i potenziali fruitori del NUS, già dall’ambulatorio stesso, prima che si rechino al Cup per prenotare prestazioni o presso varie strutture sanitarie per chiedere informazioni sull’acceso ai servizi. A tutti verrà recapitato un kit all’interno del quale potranno trovare locandine da affiggere, cartoline e biglietti promemoria da distribuire ai pazienti per promuovere il NUS”.