Martedì 19 aprile a Perugia, nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori, sono stati assegnati riconoscimenti e menzioni speciali nell’ambito del ‘Premio Impresa donna città di Perugia’ dedicato a Luisa Spagnoli.
“Confimi Industria Umbria – fanno sapere dall’associazione di categoria dedicata alle imprese manifatturiere dell’Umbria – è orgogliosa di aver promosso la candidatura di tre importanti realtà imprenditoriali del territorio che hanno riscontrato il plauso della città con la vittoria per la sezione ‘Buone Prassi, conciliazione e politiche aziendali’ a Forma.Azione srl, dell’imprenditrice Sylvia Liuti”.
Si tratta di un riconoscimento per il grande impegno a lavorare per e con le donne, cercando ogni giorno di favorire la conciliazione tra vita lavorativa e impegni personali e di cura, valorizzando la cultura dell’uguaglianza di genere, internamente ed anche verso l’esterno, con i numerosi progetti ed iniziative. Menzione speciale per la sezione ‘Under 35’ a Federica Bonaventura per essersi dedicata attivamente e con passione ai servizi di consulenza alle risorse umane, dedicandosi alle Pmi della regione, chiamate sempre più a gestire in modo strategico e innovativo le risorse umane valorizzandone le capacità e potenziandone la partecipazione ai processi organizzativi e produttivi.
‘Ambasciatrice della cultura per l’imprenditoria femminile’, poi, è risultata l’imprenditrice Anna Maria Russo dell’Istituto Italiano Design.
Anna Rita Bruschi, referente del Gruppo Donne di Confimi Industria Umbria, intervenuta alla cerimonia ha dichiarato: “Come imprenditrice e coordinatrice del Gruppo Donne di Confimi Industria Umbria desidero esprimere le mie più vive congratulazioni a tutte le imprenditrici per questo importante riconoscimento. Oggi più che mai è importante favorire lo sviluppo di una cultura al femminile anche per stimolare le nuove generazioni che hanno il desiderio di avviare o consolidare le proprie attività. Confimi Industria Umbria, sempre attenta a queste tematiche, si sta adoperando attivamente per promuovere la cultura d’impresa e del lavoro non solo all’interno delle Pmi ma anche nelle scuole”.