Era amministratrice di sostegno di un’anziana di 90 anni ma invece di fare i suoi interessi si è appropriata di oltre 100mila euro dai suoi conti. È la pesante accusa nei confronti di un’avvocatessa di Foligno, iscritta all’Ordine degli avvocati di Spoleto.
A denunciarla sono stati i finanzieri del comando provinciale di Perugia, secondo i quali la professionista si sarebbe appropriata dei risparmi di un’anziana signora, per la quale svolgeva l’incarico di amministratrice di sostegno.
L’attività d’indagine, materialmente eseguita dalle fiamme gialle della Compagnia di Foligno sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto, ha permesso di appurare che l’avvocatessa, approfittando delle condizioni psicofisiche della novantenne, aveva prelevato dai conti della sua assistita, senza giustificati motivi, più di 100mila euro.
All’avvocatessa è stato contestato il reato di peculato, per il quale la normativa arriva a prevedere fino a dieci anni e sei mesi di reclusione. La donna rischia, inoltre, la radiazione dall’albo professionale, anche in considerazione del particolare ruolo riconosciuto dall’ordinamento alla figura dell’amministratore di sostegno, istituita al fine di tutelare le persone prive, in tutto o in parte, di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana.
L’operazione evidenzia il carattere trasversale dell’attività della Guardia di Finanza, a cui è demandata, oltre alla tutela del sistema fiscale, più in generale la salvaguardia di tutti i diritti dei cittadini a fronte dei reati commessi in loro danno.