Ha del singolare il reato compiuto da un pregiudicato, condannato alla detenzione domiciliare per furto, mentre stava scontando la pena nella propria abitazione di Giulianova (TE). Ieri mattina, 22 ottobre, è uscito di casa in forza di un regolare permesso concessogli dalle 7,30 alle 17,30 per recarsi al lavoro in una ditta di Tortoreto.
Anziché recarsi sul posto di lavoro ha prima raggiunto Cascia a bordo della sua Fiat Uno e dopo alcuni sopralluoghi nei pressi delle numerose chiese presenti nella cittadina di Santa Rita si è introdotto prima all’interno della Chiesa di Santa Maria e successivamente presso la Basilica Inferiore dove forzando le elemosiniere presenti all’interno dei luoghi di culto si è impossessato delle offerte che i pellegrini lasciano continuamente nei luoghi sacri.
Quando oramai si stava allontanando dai posti dove aveva commesso i furti, sicuro di averla fatta franca, si è imbattuto con una pattuglia della Stazione Carabinieri di Cascia in servizio perlustrativo. Dopo una perquisizione personale e all’interno dell’autovettura, sono saltati fuori numerosi attrezzi da scasso e denaro in contante. E’ stato quindi facile capire che il denaro era provento di furto consumato all’interno delle chiese.
La sorpresa maggiore è stata quando si è capito che l’uomo era sottoposto alla detenzione domiciliare perché stava scontando una serie di condanne di anni precedenti per furto e che aveva un permesso per assentarsi dalla propria abitazione fino alle ore 17,30.
L’uomo è stata così denunciato a piede libero per furto e possesso ingiustificato di oggetti da scasso ed è stato segnalato al Magistrato di Sorveglianza di Pescara per inottemperanza degli obblighi di detenzione domiciliare.