Dopo una lunga e interminabile serie di episodi di violenza nei sui confronti, qualche mese fa, una donna di origine campana, la 32enne V.M., ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il marito, il coetaneo albanese S.G., accusandolo di maltrattamenti in ambito familiare.
I numerosi episodi, ripetutisi nel tempo, erano volti a creare sudditanza psicologica nei confronti della propria compagna, ed erano spesso avvenuti anche in presenza delle due figlie in tenera età. S.G., preda della dipendenza da gioco d’azzardo, sin dai primi momenti della sua unione con V.M., ha dimostrato di essere un uomo irascibile e violento; la collera, inoltre, raggiungeva la massima intensità quando la compagna cercava di fargli comprendere la necessità di curarsi e consentire alla famiglia di vivere serenamente.
Gli agenti del Commissariato di Città di Castello, dopo la denuncia depositata da V.M., hanno iniziato l’attività di accertamento dei fatti, che li ha portati ad individuare non solo il comportamento violento e minaccioso dell’uomo, ma anche lo sperperio da parte dello stesso di diverse migliaia di euro nel gioco, che andava a compromettere seriamente la stabilità economica e psicologica di tutto il nucleo familiare.
Gli investigatori hanno dunque denunciato alla competente A.G il cittadino albanese per atti persecutori, molestie, maltrattamenti familiari e violazione degli obblighi di mantenimento; è stato poi emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna ed ai suoi figli. Quest’ultimo provvedimento, però, è stato rispettato dall’uomo solo per qualche tempo, finché non è riaffiorata in lui la volontà di continuare ad intimorire la consorte. Una sera, infatti, alla guida della propria auto, il 32enne ha incrociato la moglie e, dopo aver fatto inversione di marcia, l’ha seguita. La donna, accortasi di essere pedinata, ha composto il 113, dirigendosi, al contempo, verso il Commissariato tifernate. L’uomo, a questo punto, avrebbe cercato di allontanarsi, ma la sua fuga è stata tempestivamente interrotta dalla Volante.
Negli Uffici del Commissariato V.M. ha quindi sporto un’ulteriore denuncia nei confronti del marito. L’A.G. ha valutato il comportamento dell’uomo e, data anche la violazione degli obblighi imposti, ha emesso a suo carico la misura cautelare degli arresti domiciliari.