In attesa del giudizio di merito sul Calendario venatorio fissato al 15 settembre annullate le preaperture: in Italia caos da nord a sud
Tortora, il Tar ha bocciato il “modello Marche”, accogliendo in parte l’istanza di sospensione del Calendario venatorio presentata nel ricorso delle associazioni ambientaliste.
In attesa dell’udienza collegiale fissata per il 15 settembre, in sede monocratrica è stata proibita sino a quella data la caccia alla tortora in preapertura prevista nel Calendario delle Marche. I ricorrenti chiedevano la sospensione non solo per la tortora (accolta dal giudice), ma anche per altre specie: pavoncella, combattente, germano reale, alzavola, marzaiola, quaglia.
Dopo il pronunciamento del Tar della Puglia, che in attesa del giudizio di merito aveva mantenuto le preaperture secondo le limitazioni concordate tra la Regione e le associazioni venatorie, il decreto del Tar delle Marche gela la aspettativa dei cacciatori di quelle regioni dove si era sperato in un ripensamento estremo per reinserire preaperture. In particolare per l’Umbria la soluzione adottata dalle Marche rappresentava un possibile modello da seguire.
Ancora una volta i Tribunali amministrativi regionali stanno andando in ordine sparso, con giudizio che in alcuni casi vanno a favore dei cacciatori e in altri degli ambientalisti.