I cacciatori hanno ricevuto lo stop sul proprio cellulare, attraverso l’app di PuntoZero, alle 8.21, poco meno di due ore dopo l’inizio della caccia alla tortora. “Sono stati raggiunti i limiti previsti per questa sessione. La determinazione dirigenziale di interruzione attività viene pubblicata sul portale regionale”. Questa la scritta che comunicava il raggiungimento della quota dell’80% dei capi abbattuti rispetto al carniere massimo previsto di 2971 esemplari.
Uno stop anticipato all’80% così da non sforare il numero massimo tra i tempi di invio del messaggio e l’applicazione di ciascun cacciatore uscito per la preapaertura. Un numero, sembra, sensibilmente inferiore rispetto alle circa 27mila password messe a disposizione. Tra cacciatori che non praticano più attivamente e quanti hanno deciso di non prendere parte alla preapertura alla tortora.
Alle 8.06 era invece arrivato il messaggio arancione, il preallert che informava del raggiungimento del 60% dei capi abbattuti. Con il conteggio sul totale (come mostra la foto in basso), che non corrispondeva alla percentuale. Questione che potrebbe essere dovuta al disallineamento dovuto ad un problema di aggiornamento.
Qualche problema evidenziato per quanto riguarda quel “-23” da inserire nella registrazione, che ha costretto qualche cacciatore a ripetere la procedura, dopo aver chiesto informazioni ai rappresentanti della propria associazione venatoria. O con l’errore tra la “O” e lo “zero”.
Ma soprattutto sono stati segnalati casi di mancato invio dell’allert e dello stop, anche in zone dove c’era campo (e quindi si poteva cacciare). Problema legato, quest’anno, alla scelta di non inviare sms ma solo comunicazioni tramite l’app.