Cronaca

Prato Smeraldo, ecco com’è ridotto l’ex centro socio assistenziale | Le foto

Un degrado inarrestabile quello dell’ex centro socio assistenziale di Prato Smeraldo.

La struttura è completamente abbandonata e senza alcuna protezione, accessibile a chiunque dai tossici agli sbandati e purtroppo anche ai bambini che frequentano le vicine scuole ed i parchi pubblici a ridosso dell’area.

All’esterno vetri rotti, calcinacci e scritte spray a dir poco “scurrili” ma il vero “inferno” è all’interno della struttura.

Porte e finestre divelte, a terra si trova di tutto: lastroni di ferro e legno, pannelli del soffitto e immondizia, rifiuti e siringhe.

Completamente devastati e vandalizzati anche i bagni: sanitari divelti, piastrelle staccate ed accessori ormai inutilizzabili.

Ogni cosa all’interno dei vari locali è stata distrutta e resa inutilizzabile, sembra di entrare in uno di quei vecchi edifici abbandonati dopo Chernobyl o seguito di occupazioni e guerriglie.

Una degrado ed una situazione di allarme più volte segnalata dai residenti del popoloso quartiere che puntano il dito contro una struttura ormai diventata un punto di ritrovo per gente decisamente poco raccomandabile.

Un vero e proprio blitz vandalico è stato messo in atto lo scorso mese di febbraio: prima hanno tolto le lamiere anti intrusione che erano state piazzate proprio per evitare atti vandalici ed intrusioni di malintenzionati, poi una volta entrati nei locali fatiscenti e degradati, hanno ‘pensato bene’ di dare alle fiamme la struttura dell’ex centro socio assistenziale.


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Un vecchio e decadente prefabbricato ‘provvisorio’ in parte simile a quello già utilizzato come sede della Circoscrizione ed ora ristrutturato.

L’edificio era già stato vandalizzato, ricoperto di scritte spray, con danneggiamenti ai pochi arredi rimasti all’interno, addirittura non avevano esitato a lasciare dei ‘ricordini’ lanciandoli persino sulle pareti. Per non parlare dei rifiuti e delle siringhe che alcuni volontari raccolsero nelle adiacenze dell’ex centro socio assistenziale del quartiere.

A questo punto, considerando l’impossibilità di un recupero se ne chiede il completo abbattimento e l’immediata messa in sicurezza.