Inedito pranzo di Ferragosto al ‘confine’ fra due regioni – Umbria e Marche – e due Comuni – Pietralunga e Apecchio – uniti da vincoli di amicizia, storia, tradizione e piacere della buona cucina.
La tavola con tovaglia a quadri bianchi e rossi, come nella migliore tradizione contadina, piatti e bicchieri in sintonia con l’ambiente verde e incontaminato, e ovviamente un menù rigorosamente preparato da chef locali, dall’antipasto al dolce, il tutto innaffiato da bollicine e vino a chilometro zero prodotto su entrambi i versanti del territorio.
Su iniziativa dei sindaci di Apecchio e di Pietralunga, in località Pian della Serra, un suggestivo borgo arroccato sul crinale del confine umbro-marchigiano, a cavallo tra i due municipi, la tavola dell’originalissimo pranzo è stata collocata esattamente sulla linea evidenziata nelle mappe catastali, che demarca i due territori di regioni diverse, nel giardino che si affaccia sulla proprietà di Giuseppe Collesi, imprenditore e titolare di un noto birrificio che sorge proprio lì accanto.
La strada provinciale 121 divide in due e, al contempo, unisce Pian della Serra nelle Marche e Castelguelfo in Umbria, tenendo insieme la storia di questo territorio e delle famiglie che nel corso dei secoli hanno abitato e animato la zona. Sul lato pietralunghese l’antica casa padronale e alcune pertinenze dell’attività agricola, oggi convertiti a ospitalità, sul lato apecchiese la vecchia casa dei contadini, la strada e l’attuale impianto produttivo del birrificio artigianale di eccellenza internazionale.
Gli otto commensali, seduti rigorosamente nella parte di tavola segnata dal cartello di provenienza della propria regione, come al confine della strada sottostante, hanno gustato il pasto a ritmo di musica, con brani eseguiti al clarinetto dal maestro Fabio Battistelli, originario di Città di Castello, e dal marchigiano Christian Riganelli alla fisarmonica, di Recanati. Il giovane chef apecchiese Alessandro Valentini assieme alle sapienti cuoche del versante umbro, Tea e Romina Conti, hanno servito a tavola piatti della tradizione umbro-marchigiana, tra cui l’oca arrosto, con il prelibato tartufo nero estivo protagonista assoluto, sopra bruschette, gnocchi e tagliatelle.