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Portico di Loreto sarà riportato al suo vecchio splendore entro la fine del 2012

Entro l’anno sarà possibile ammirare in modo ottimale e nei loro particolari tutti gli stemmi del Portico di Loreto. Sono iniziati in questi giorni i lavori di restauro degli ultimi 24 stemmi che sono posti lungo il camminamento riparato dalle intemperie che i fedeli, dalla città, percorrevano dalla omonima porta fino alla chiesa della Madonna di Loreto. Si tratta dell’ultimo stralcio di un progetto di recupero avviato nel 2007 e finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

“Esprimo grande soddisfazione – afferma il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti – per il raggiungimento di questo obiettivo che valorizza uno dei più significativi monumenti della città legato alla tradizione religiosa. Grazie alla sinergia tra Comune e Fondazione CARISPO si conclude un lavoro di restauro che riconsegna alla città gli affreschi che effigiano gli stemmi delle famiglie e degli enti che hanno contribuito alla costruzione del portico”.

“Nel ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio per aver finanziato questo restauro – dichiara Giancarlo Cintioli, assessore ai lavori pubblici – voglio sottolineare come l’amministrazione comunale sia riuscita a promuovere sensibilità e interesse verso opere nelle quali, oltre a leggere una storia ‘particolare’ si legge anche la storia della città, trovando grande riscontro tra istituzioni e associazioni private disposte a finanziarne il recupero”.

Una sinergia pubblico-privato che ha dato i suoi frutti. Recentemente, infatti, oltre al restauro degli stemmi del Portico di Loreto l’Amministrazione ha provveduto al restauro del monumento ai caduti di Colle Attivoli, della porta Leonina e della fontana del Mascherone. Per il restauro degli stemmi, la ditta esecutrice dei lavori, pari a € 26.688,76 oltre IVA, è la Tecnireco s.r.l. di Spoleto che sta provvedendo, tra l’altro, a pulire la superficie intonacata degli stemmi, a stuccare le lacune, a ripristinare le colorazioni nonché la tinteggiatura del fondo e a stendere uno strato aggregante e fissativo per proteggere, nel futuro, i blasoni dagli effetti del tempo. Il portico di Loreto, con i suoi 300 metri, 81 arcate e 82 colonne venne costruito tra il 1571 e il 1802 grazie ai contributi di facoltose famiglie di Spoleto (Marcucci, Collicola, Leti, Dardani, etc) che ebbero il privilegio di poter dipingere il proprio stemma sulla sommità della colonna. Quando i fondi non bastarono più si ricorse anche a collette popolari o all’incasso di offerte dei penitenti tant’è che negli ultimi archi è visibile la scritta “piis elemosinis”.