La Giunta comunale, su iniziativa dell’assessore Otello Numerini, ha approvato il progetto definitivo per la riqualificazione del centro di vita associata di Ponte San Giovanni. L’importo complessivo di 950mila è finanziato con risorse Pnrr nell’ambito di uno dei due Programmi innovativi per la qualità dell’abitare che interessano il quartiere perugino.
L’intervento per il Cva situato all’angolo tra via della Scuola e via Cestellini, di quasi 1300 metri quadrati, è finalizzato alla riqualificazione architettonica, all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio incendio. In particolare, il progetto definitivo prevede l’adeguamento impiantistico e il ripristino funzionale e distributivo dell’edificio attraverso la ridefinizione degli attuali spogliatoi, ormai obsoleti, e la creazione di un nuovo spazio da utilizzare come magazzino e servizi igienici a uso pubblico. Si punta a incrementare e ottimizzare l’efficienza funzionale dell’edificio risalente alla metà degli anni Settanta, fatta eccezione per l’ampliamento che attualmente ospita il centro socio culturale, realizzato negli anni Novanta.
Secondo gli assessori all’urbanistica, Margherita Scoccia, e ai lavori pubblici, Otello Numerini, “si tratta di uno degli interventi più significativi e attesi per Ponte San Giovanni, tenuto anche conto della vicinanza dell’edificio ad altri importanti poli, come il Centro civico Euliste, la chiesa parrocchiale, le scuole e gli spazi destinati a mercato, parcheggio e parco. Il cva sorge in un’area a vocazione pubblica dove ha sempre rivestito un ruolo fondamentale ospitando attività ed eventi importanti per la socialità e la vita del quartiere. L’obiettivo dell’amministrazione ora è restituirlo alla comunità nel pieno delle sue funzioni”.
(nella foto il Cva quando era utilizzato come punto vaccinale Covid)