E’ in corso la progettazione esecutiva dei lavori di messa in sicurezza post terremoto del Ponte delle Torri, per il primo intervento dal valore di 1,3 milioni di euro finanziati dal Mibact. Al termine dell’intervento, in attesa di un’opera di restauro più importante, il camminamento sarà di nuovo percorribile. Ma intanto Comune di Spoleto e Anas stanno lavorando ad una modalità alternativa per pedoni e ciclisti per raggiungere Monteluco.
A fare il punto della situazione è stato l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni durante la seduta odierna del consiglio comunale. Assemblea che si è aperta con le comunicazioni dei consiglieri prima di passare ad alcuni punti tecnici. A sollecitare la discussione è stato Aliero Dominici (gruppo misto) che con un singolare intervento ha definito “briciole” i finanziamenti ministeriali, sostenendo che avrebbero dovuto essere rifiutati dall’Amministrazione. “Non rifiutiamo niente e noi i soldi cerchiamo di farli fruttare” ha replicato Loretoni.
“Il Ponte delle Torri – ha ricordato l’assessore – è inagibile, e non per colpa di qualcuno, ma del terremoto, ci sono colonne con fessurazioni lunghe, dove passa addirittura un braccio. Ora il recupero si divide in varie fasi, la prima è la messa in sicurezza. Se avessimo rifiutato i soldi non saremmo mai partiti”. L’amministratore comunale ha quindi ricordato che è in corso la gara del progetto esecutivo riferito alla messa in sicurezza; un appalto delegato dal ministero per i beni culturali al polo museale. “Il progetto – ha evidenziato Loretoni – è stato appaltato ad un gruppo di professionisti spoletini, entro un mese sarà pronto poi dovrà essere approvato prima dalla Soprintendenza e poi dalla Giunta comunale. A giugno dovrebbe essere pubblicata la gara per i lavori”.
“La messa in sicurezza – ha aggiunto – consente di poter riutilizzare il Ponte delle Torri. Per la ristrutturazione, invece, forse serviranno 10 o 15 milioni di euro, la cifra si saprà soltanto con il progetto, ma prima serve comunque la messa in sicurezza”. La chiusura del monumento, però, comporta anche il mancato collegamento diretto tra colle Sant’Elia e Monteluco, con pedoni e ciclisti costretti ad attraversare la Flaminia allo svincolo sud. Un tema su cui nei mesi scorsi aveva preso posizione duramente il sindaco Fabrizio Cardarelli, che pochi giorni prima della sua scomparsa si era appellato all’Anas in primis per la riduzione della velocità nella zona dell’incrocio.
L’assessore Angelo Loretoni in consiglio comunale oggi ha annunciato quindi che l’Anas sta per pubblicare una delibera, già approvata, in cui riduce in quel tratto della ss3 Flaminia i limiti di velocità da 70 a 50 km orari. “Avevamo chiesto – ha proseguito – anche di individuare una soluzione per permettere a pedoni e ciclisti di passare sotto la strada ed Anas sta vagliando due soluzioni“. La prima è quella di posizionare, sotto al tratto immediatamente più a nord dello svincolo sud, un enorme “tubo” di 2-3 metri di diametro, praticamente un sottopassaggio di velocissima esecuzione. L’altra ipotesi, è invece più a sud e prevede il posizionamento di una passerella al di sotto del ponte sul Tessino. A breve comunque la soluzione dovrebbe essere definita e quindi concretizzata.
Tra i temi affrontati durante le comunicazioni, anche il piano di protezione civile del Comune di Spoleto, datato 2009, su cui ha chiesto lumi Laura Zampa (Pd) alla luce dell’emergenza maltempo dei giorni scorsi. Il vice sindaco Maria Elena Bececco e l’assessore Gianmarco Profili hanno evidenziato come sia di recente cambiata la normativa nazionale in materia di prociv, per cui l’amministrazione comunale si sta adeguando ad essa. Profili, pur riconoscendo alcuni ritardi, ha evidenziato come negli ultimi anni si era iniziato a lavorare ad un nuovo piano, con il terremoto poi che ha portato a focalizzare l’attenzione sull’emergenza; le annunciate modifiche normative hanno poi quindi spinto l’amministrazione comunale a fermarsi in attesa delle nuove disposizioni, approvate con la legge 1/2018 che introduce il concetto di sussidiarietà tra territori.
Presente nella Sala Spoletium, ma non ha partecipato ai lavori del consiglio comunale, invece, il consigliere comunale del gruppo misto Marina Morelli, per protesta perché “oggi in consiglio si doveva parlare di lavoro… Ci sono problemi spinosi che attendono una soluzione, ci sono famiglie che sono in crisi e non sono solo queste famiglie coinvolte direttamente ma è l’intero tessuto cittadino che è in crisi”. La Morelli è tornata a ricordare come era stato annunciato mesi fa un consiglio aperto sui temi del lavoro con l’assessore regionale Paparelli. Infine una stoccata anche sul bilancio che dovrà essere approvato a breve dal consiglio comunale, ma ai consiglieri non è stata inviata ancora la relazione dei revisori dei conti.