Il comitato nursino contesta le scelte della cabina di regia sui fondi del Pnrr area sisma e chiede alcuni correttivi, anche sulla viabilità
Numerose proposte sui progetti del Pnrr Area Sisma da parte del Comitato Rinascita Norcia. Li ha illustrati lo stesso organismo con una lettera inviata al commissario straordinario Giovanni Legnini, alla Regione Umbria, al Comune di Norcia, alla direzione Anas Umbria e per conoscenza al ministero delle Infrastrutture.
Di seguito il testo della lettera.
Il Comitato, presa visione dei progetti definiti della misura A del fondo PNRR Sisma approvati dalla cabina di coordinamento, chiede alle Istituzioni facenti parte del Coordinamento le seguenti integrazioni che ritiene necessarie per migliorare la vita nel nostro Comune e nella nostra
zona.
MISURA A3 – RIGENERAZIONE URBANA E TERRITORIALE
- Utilizzo dello stabile che ospitava le Scuole Superiori fino al sisma 2016. Vista l’ integrità statica dello stabile, ritenuto però non idoneo ad ospitare le scuole per la sospetta presenza di una faglia sismica da indagare, riteniamo che può essere utilizzato per altri usi con scarsa presenza umana, come ad esempio ospitare le opere d’arte restaurate e riportare a Norcia l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale.
- Restauro e riutilizzo del deposito della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Viale della Stazione (ex rimessa treni della ferrovia Spoleto-Norcia) al fine di riportare a Norcia il cospicuo patrimonio archeologico rinvenuto sul nostro territorio.
- Restauro dell’ex Sinagoga di Norcia (Cinema Aurora) per salvare un simbolo importante della nostra storia locale e per consentire l’ampliamento del Museo Archeologico del criptoportico romano di Porta Ascolana.
MISURA A4 – INFRASTRUTTURE E MOBILITA’
- Sull’asse viario principale che attraversa il cratere sismico dell’Umbria la SS 685 Tre Valli, è previsto un unico intervento, l’allargamento a tre corsie del tratto Borgo Cerreto – Vallo di Nera, oltre all’intervento di progettazione sul tratto Spoleto-Acquasparta. Detta scelta ci rende
stupefatti in quanto lungo questa strada statale, vi sono tratti in cui non è garantita la larghezza necessaria per ospitare due corsie e vi sono situazioni di grave pericolo, tra cui quello derivante da frane in occasione di eventi sismici. - Pertanto invitiamo le Istituzioni competenti ad inserire i seguenti interventi atti a rendere scorrevole il transito e superare le situazioni di rischio:
-Tratto Cimitero di Norcia – Galleria San Benedetto
La strada era stata progettata per l’ampliamento dalla Provincia di Perugia in maniera condivisa con il Parco Nazionale e il II° LOTTO è già stato realizzato prima che la strada passasse all’ANAS, che non ha però provveduto poi al suo completamento. In alcuni punti non è possibile il transito simultaneo di 2 mezzi pesanti, una situazione di pericolo che si ripresenterà ancor più quando verrà ultimata la Galleria Cesaronica e la strada avrà difficoltà a sopportare nuovamente il transito di 8.000 pulman che si recano nei santuari della zona e le migliaia di tir, che in condizioni normali percorrono questa strada. - Analogo problema si verifica nell’attraversamento di Serravalle di Norcia – Bivio per Cascia dove non è possibile il transito simultaneo di due mezzi pesanti. La Provincia di Perugia, prima che la strada tornasse alla gestione ANAS, ha redatto un progetto di variante, condiviso con l’Azienda di Stato, che risolverebbe questo annoso problema che arreca un grave danno all’attività turistica.
- Sul tratto Biselli di Norcia-Triponzo di Cerreto di Spoleto, all’indomani del sisma del 1997 (Umbria- Marche) l’ANAS progettò due varianti in galleria, per eliminare i tratti all’aperto interessati da pericolose cadute di massi, visto che a seguito di quel sisma la strada venne interrotta per ben 2 mesi. Le due gallerie, già finanziate, non vennero mai realizzate in quanto la strada da Statale passò alla Regione (poi ripassata allo Stato) e furono migliorate soltanto le paramassi e installate reti protettive. Interventi dimostratisi insufficienti visto che la strada è stata nuovamente danneggiata e rimasta interrotta per diverse settimane nel nel sisma 2016. Questo tratto di strada in alcuni punti non consente con tranquillità il transito di 2 mezzi pesanti.
- Sul tratto Vallo di Nera- Sant’Anatolia di Narco vi sono alcune curve pericolose che andrebbero eliminate, visto che sono state teatro di incidenti mortali.
- Sul tratto da Spoleto ad Acquasparta delle Tre Valli, ci risulta che già esiste un progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Non si comprende perché vengono stanziati altri fondi per la progettazione che altrimenti potrebbero essere destinati alla realizzazione di questa opera.
- Tra i progetti finanziati da questa misura vi è anche la SS.78 – Belforte-Sarnano-Amandola e la SS.210 Amandola-Servigliano. Di fatto si dà continuità alla Pedemontana della Quadrilatero verso il lato est dei Monti Sibillini, invece di dare la naturale continuità verso la SS.209 che da Muccia va verso Pievetorina-Visso-Preci-Norcia-Arquata- Accumoli-Amatrice-Pizzoli migliorando la viabilità esistente lungo le località degli epicentri sismici. In tal senso siamo contenti dell’ammodernamento della SS.260, che rientra perfettamente nella nostra proposta già inviata a suo tempo. Come Comitato riteniamo che le zone più colpite dal sisma debbano avere la precedenza nella realizzazione delle opere pubbliche e viarie. Nei provvedimenti finanziati ci siamo accorti che troppo spesso si dà priorità a realtà lontane dagli epicentri sismici.
- Gradiremmo conoscere quali criteri adotta la Cabina di Coordinamento, visto che nelle zone più drammaticamente colpite dal sisma, dopo 5 anni, non solo le strade statali debbono essere oggetto di adeguati interventi, ma anche quelle provinciali. Basta ricordare la necessità di una variante esterna all’abitato di Piedivalle di Preci, lungo la SP 476 per evitare che in caso di sisma questa strada alternativa alla viabilità principale venga chiusa a causa delle abitazioni danneggiate che incombono sulla strada ( di cui esiste progetto realizzato dalla Provincia di Perugia). Ma soprattutto le strade comunali ancora attendono interventi atti ad eliminare dissesti e situazioni di pericolo.