Raddoppiano i fascicoli della procura di Firenze sui fatti che riguardano magistrati di Perugia. E’ trapelata nella giornata di ieri la notizia che ora al vaglio dei colleghi toscani c’è anche la vicenda relativa al danneggiamento dell’auto del sostituto procuratore di Perugia, Paolo Abbritti.
Un uomo a volto coperto (evidentemente ripreso dalle telecamere) avrebbe squarciato le gomme dell’auto del sostituto procuratore che col collega Mario Formisano, è titolare proprio del fascicolo per corruzione arrivato da Palermo in cui è indagato l’ex luogotenente del Ros di Perugia e del Nucleo di tutela del patrimonio culturale dei Cc, Orazio Gisabella, ora in congedo.
Che è appunto la vicenda che in qualche modo si intreccia con il primo fascicolo aperto a Firenze, quello cioè che riguarda le intercettazioni con cui adesso la procura competente accusa per rivelazioni di segreto d’ufficio il procuratore aggiunto di Perugia Antonella Duchini, lo stesso Gisabella e l’altro ex Ros Costanzo Leone, pure lui congedato.
L’inchiesta per rivelazione di segreti d’ufficio che è stata aperta, per competenza, dalla procura di Firenze per la quale i tre sono accusati in concorso dal pm fiorentino Luca Turco riguarderebbe fatti che partono dall’ottobre 2016 all’aprile 2017 su presunte ‘fughe di notizie’ sulla Dinasty umbra della famiglia e del gruppo industriale Colaiacovo di cui furono appunto titolari la stessa procuratore aggiunto Duchini e il sostituto Mario Formisano (quest’ultimo non toccato dall’inchiesta).
Secondo quanto risulta alla procura di Firenze, le intercettazioni, più alcuni documenti, dimostrerebbero episodi di rivelazione di segreti di ufficio che coinvolgerebbero, in particolare, i rapporti intercorsi tra Gisabella e Duchini. Inoltre le intercettazioni telefoniche fanno parte di un’altra, precedente e diversa inchiesta, che venne curata dalla procura di Palermo e che poi è stata trasmessa a Perugia: è un’inchiesta per corruzione che coinvolgeva come indagato, tra il 2016 e il 2017, Gisabella e a seguito della quale scattò nei suoi confronti un provvedimento interdittivo.
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