Cronaca

Plastic Food sbarca in Lituania

Installazione a sorpresa per la tranquilla popolazione Lituana ad opera dell’artista Pierluigi Monsignori. Plastic Food è stato installato lungo il viale principale di Palanga, una delle più famose città turistiche della Lituania che si affaccia come un balcone nel mar Baltico. L’installazione è riuscita a rompere l’ordine, e a contaminare la cittadina e i tanti turistiche in questo periodo affollano la località.

Dopo le installazioni artistiche di ecopresse a Londra, Bruxelles, Praga, la nuova performance di Potsy è arrivata anche a Palanga dove ha quasi violentato la bellezza del suo corso e del suo meraviglioso ed unico pontile che porta al tramonto sul mar Baltico.

L’installazione di Land Art Plastic Food, divenuta anche progetto europeo grazie al Programma UUD Erasmus+, è un chiaro esempio di come l’arte diviene comunicazione sociale.

L’opera Plastic Food – spiega l’artista umbertidese Potsy – è un invito ad una passeggiata in un paesaggio futuribile purtroppo già presente, che anche se ci sembra distante, in realtà non è così lontano. Un’isola di materie plastiche galleggianti, prodotte dai nostri rifiuti è sorta dalle acque dell’oceano, e tutti ne siamo responsabili. E così, i cittadini e i turisti si sono trovati a fare i conti con una realtà messa sotto i loro occhi increduli e sbigottiti. Sono stati questi gli stati d’animo che abbiamo captato tra le strade pulite e linde e la gente estremamente educata. Ma l’unica certezza resta sempre la stessa: tutti produciamo rifiuti, proprio tutti. Plastic Food, ha una sola certezza e un solo obbiettivo quello di non produrre rifiuti all’origine, per avere un’inversione di marcia rispetto al punto di non ritorno in cui stiamo andando. La necessità di ridurre i rifiuti è diventata impellente. È così che in questo preciso momento storico, in cui tutte le certezze si perdono, l’arte ha il ruolo fondamentale e preciso di ricollocare la speranza al centro della nostra vita quotidiana”.

Così, Plastic Food, disturbando il tramonto nel Mar Baltico, ha voluto invitare la popolazione lituana ed europea a comprendere come diventerebbero il nostro mondo e i nostri spazi quotidiani, se non iniziamo un’inversione di tendenza.