Spoleto

Più di 100 amici ricordano Remo Preda e la sua amata fisarmonica, oggi interamente restaurata

Sono state tante le persone, amici e parenti, che hanno risposto all’invito a partecipare allo splendido incontro nato per ricordare Remo Preda e l’amata moglie Laura, organizzato dai figli Alessandro e Maria Grazia.

L’appuntamento che ha viste riunite più di 100 persone, si è tenuto presso i locali della Modern Music School di Roberto Carlini a Spoleto. Una occasione speciale per rimettere in pista l’amato strumento suonato per tanti anni da Remo Preda, una straordinaria fisarmonica Farfisa della fine degli anni ’40 che per l’occasione è stata completamente restaurata ad opera di Marco Moretti un artigiano molto noto tra i i grandi artisti italiani del settore, come lo spoletino Luciano Biondini che è stato proprio il tramite con i figli di Remo, Alessandro e Grazia per riportare a nuova vita il prezioso strumento, ora pronto ad essere suonato in occasioni speciali dai migliori musicisti del settore.

Remo Preda è stato un vero amante e virtuoso della fisarmonica, tanto da frequentare sin da giovanissimo le lezioni di un grande compositore e musicista umbro come Luciano Fancelli, con il quale correvano pochi anni di età (Fancelli era nato nel 1928 e Remo Preda nel 1933).

Ed anche un modo, nella festa, di non perdere di vista la solidarietà. Erano presenti infatti alla serata anche i volontari della Aglaia.

Al prossimo anno, dunque, con la fisarmonica di Remo Preda, un appuntamento da non mancare.