I partiti del centrodestra eugubino hanno effettuato un accesso agli atti, la pista non risulterebbe né inserita nella circolazione stradale né pienamente operativa "Se così fosse sarebbero irregolari anche multe per occupazione illegittima"
La pista ciclabile di Viale Leonardo da Vinci, a Gubbio, – scarsamente utilizzata se non come parcheggio – torna ancora al centro delle polemiche, stavolta con una interpellanza presentata dalla Lega, insieme ai partiti di centrodestra eugubini Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Sin dalla sua progettazione esecutiva risalente al 2014, la pista ciclabile è stata al centro di un dibattito cittadino riguardo la sua funzionalità, “ma soprattutto – dicono i firmatari – rispetto a come sono stati mal gestiti e spesi dalle varie Amministrazioni circa 335.000 euro tra fondi ministeriali e comunali“.
Nonostante nel 2016 sia stato approvato, con apposito provvedimento dirigenziale, lo stato finale dei lavori ed il relativo Certificato di Regolare Esecuzione, “a seguito di un nostro accesso agli atti – fanno sapere Lega, FI e Fd’I – non ci è stata fornita nessuna ulteriore documentazione che vada ad inserire tale pista nella circolazione stradale e che ne attesti la piena operatività“.
Le 32 sanzioni elevate nei primi 7 mesi del 2022 per occupazione illegittima della pista evidenzierebbero proprio questa anomalia. “L’amministrazione dovrebbe sapere che se i lavori non sono conclusi le multe rilevate non sono regolari; – conclude il centrodestra eugubino – viceversa se la pista ciclabile è stata collaudata deve essere inserita nella circolazione stradale prevedendone anche l’apposita segnaletica”.