Inizieranno a metà settembre i lavori sul tracciato dell’ex ferrovia tra Umbertide e Fossato di Vico per la realizzazione della pista ciclabile che collocherà Gubbio nel quadro degli itinerari cicloturistici europei.
Ieri (martedì 25 agosto) il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili hanno incontrato l’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche, facendo il punto sullo stato dell’arte del percorso. “Un incontro importante – ha detto il primo cittadino – soprattutto in vista della rilevanza internazionale che assumerà la pista ciclabile nel quadro generale dei circuiti turistici di mobilità alternativa. Con l’assessore Melasecche ci siamo coordinati rispetto a tutti gli interventi da mettere in opera per rendere omogenee indicazioni e cartellonistica della ciclabile”.
Stirati, nell’annunciare il via ai lavori, ha sottolineato anche “l’impegno e l’apporto di Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, con la quale ora vogliamo costruire un’azione di tipo culturale e sociale che diffonda l’idea di una mobilità alternativa e sostenibile legata alle due ruote e implementi anche a Gubbio l’utilizzo della bicicletta”.
L’intervento sulla ex ferrovia verrà finanziato per 3 milioni di euro, 2 in arrivo dalla Regione e 1 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “Dopo un iter complesso e lungo, dovuto alle procedure espropriative da mettere in campo, ai ricorsi presentati e alla necessaria acquisizione di autorizzazioni e via libera da parte di Umbra Acque, tra poche settimane finalmente partiranno i lavori – ha aggiunto il sindaco – e l’incontro di ieri in Regione è stato l’occasione per iniziare un lavoro di coordinamento capace di inserire Gubbio tra i più significativi itinerari del cicloturismo europeo, una modalità di viaggio e di scoperta delle città in perenne crescita in termini di interesse e di attrattiva turistica”.
I lavori dureranno circa un anno e l’esecuzione degli stessi verrà effettuata in due blocchi: tra Umbertide e Gubbio e tra Gubbio e Fossato di Vico, sfruttando ove possibile il tracciato della ex ferrovia e recuperando al meglio ponti, strade e gallerie.