"Pinocchia" (e molto peggio), Proietti: "Insultata perché donna". E prepara le querele

“Pinocchia” (e molto peggio), Proietti: “Insultata perché donna”. E prepara le querele

Massimo Sbardella

“Pinocchia” (e molto peggio), Proietti: “Insultata perché donna”. E prepara le querele

Scontro sulle tasse, la governatrice posta i pesanti insulti social ricevuti: "Riguarda le tante giovani donne che stanno pensando, oggi, di impegnarsi in politica"
Dom, 06/04/2025 - 19:51

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“Pinocchia”, riferito alle parole che hanno accompagnato questi giorni di acceso dibattito politico sulla manovra che la Giunta regionale sta per varare con l’aumento delle tasse regionali. La caricatura ritrae la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, seduta su una montagna di soldi, con un provocante vestito rosso. E il lungo naso del più celebre dei bugiardi, Pinocchio.

Ad accompagnare il post con la caricatura, meme e commenti sessisti, alcuni dei quali molto pesanti.

E’ la stessa Proietti a ripostarli: “Tanto è una donna, trattiamola così”.

La governatrice scrive: “Le immagini che vedete qui sotto non hanno bisogno di grandi spiegazioni. Sono solo una parte dei commenti, meme, fotomontaggi e insulti sessisti che negli ultimi giorni mi sono piovuti addosso. C’è chi ha pensato di rappresentarmi con il dito medio alzato.
Chi ha voluto ridurmi a una caricatura con minigonna, smalto e scollatura.
Chi mi chiama “la rossettata”.
Chi mi ha chiamata “lady tax”, con l’intenzione di sminuirmi e deridermi.
E poi ancora: naso da Pinocchio, odio, volgarità, aggressività gratuita.

Tutto questo non riguarda me. Io, per fortuna, ho le spalle larghe.
Ma riguarda le tante giovani donne che stanno pensando, oggi, di impegnarsi in politica. Riguarda le nostre figlie e i nostri figli.

Perché se questo è il prezzo che una donna deve pagare per il solo fatto di esporsi, di metterci la faccia, di avere idee, allora abbiamo un problema. Questo tipo di linguaggio non è mai stato usato contro colleghi uomini. Perché accade ora?

Non cerchiamo scuse. Non cerchiamo giustificazioni. Solo un invito a riflettere. Tante cose in questa società non sono riparabili. Ma il linguaggio sì. A partire dalla politica.

Abbassiamo i toni. Ricominciamo a dare un valore alle parole. Perché è dal linguaggio che inizia la violenza. È dalle parole che si autorizza la cultura dell’odio, la discriminazione, l’aggressione. E il passo dalle parole ai gesti – anche i più estremi, come i femminicidi – è breve. Terribilmente breve.

È per questo che dobbiamo fare muro.
Tutte e tutti insieme.
Per dire che no, non è normale. Non deve essere tollerato.
Che una donna non può, non deve, essere insultata o derisa solo perché fa politica, solo perché è libera, solo perché è donna.

Io non mi fermo. E continuo a metterci la faccia. Anche per chi, oggi, ha paura di farlo”.

Intanto, la governatrice prepara le querele. Anche perché molti post non sono anonimi, alcuni anche di esponenti politici. E annuncia che eventualmente devolverà in beneficenza i danni che le saranno eventualmente riconosciuti.

La solidarietà di Tesei

Tra coloro che hanno espresso solidarietà da destra a Stefania Proietti, la precedente inquilina di Palazzo Donini e attuale portavoce dell’opposizione, Donatella Tesei: “Esprimo solidarietà alla presidente Proietti per le parole d’odio e commenti offensivi che ha ricevuto sui social. Capisco molto bene cosa stia provando perché non solo negli scorsi cinque anni, ma ancora oggi mi vengono quotidianamente rivolti insulti, anche pesanti. Smentisco pertanto fermamente – sottolinea Tesei – quanto dichiarato dagli esponenti della maggioranza secondo i quali nella legislatura precedente non sono mai stati usati attacchi personali verso me o i membri della precedente Giunta, perché tutti siamo stati bersaglio di parole feroci e toni aggressivi. Condanno l’odio in ogni sua forma, ma con la stessa determinazione con cui continuerò a rigettare con fermezza la violenza, mi batterò affinché non venga mai meno il dibattito politico, sempre con toni e modi adeguati e rispettosi delle persone”.

Tesei parla poi della manovra economica che la maggioranza vuole approvare: “Il tema di cui si sta discutendo in questi giorni, ovvero un aumento di tasse senza precedenti imposto dalla Giunta in maniera del tutto ingiustificata, che andrà a colpire cittadini e imprese, ha acceso il dibattito pubblico perché riguarda in maniera diretta tutti gli umbri: non permetteremo che l’atteggiamento violento di alcuni impedisca alla democrazia di realizzarsi attraverso il confronto, soprattutto su un argomento così sentito dai nostri concittadini”.

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