Terni

Pini via Borsi, iniziato l’abbattimento tra proteste e denunce | Video

E’ iniziato questa mattina a Terni l’abbattimento dei pini in via Borsi, tra le proteste dei contrari e l’apprezzamento dei favorevoli (per lo più tra i residenti). Una misura messa in campo dal Comune che ha assicurato già da diverse settimane che ogni albero sarà sostituito, restituendo alla città un viale sempre alberato ma più sicuro.

Taglio dei pini in via Borsi

Ad assistere al taglio degli alberi anche i rappresentanti del comitato Sos Verde pubblico di Terni e il Circolo Territoriale Verdi, Ambiente e Società di Terni e Narni, che hanno presentato un esposto in Procura contro la scelta del Comune, denunciando i rappresentanti dell’amministrazione comunale e chiedendo lo stop dei lavori.

Rainone: “Uno scempio naturale e paesaggistico”

“Ci troviamo davanti a uno scempio naturale e paesaggistico”, ha aggiunto, da parte sua, Pierluigi Rainone, segretario del Circolo Territoriale Verdi, Ambiente e Società di Terni e Narni. “Per il momento, nonostante la diffida a non agire del 28 luglio scorso, completamente disattesa dal Comune di Terni, non siamo riusciti a fermarlo“. “Sabato 20 agosto, inoltre, abbiamo presentato una denuncia-querela ai Carabinieri, in seguito inviata in Procura. Spero, quindi, che il sostituto procuratore metta fine all’abbattimento”. “Noi – annuncia Rainone – nella denuncia-querela abbiamo chiesto anche il sequestro a titolo conservativo e probatorio dei pini”.

Danni a marciapiedi e carreggiata: le ragioni del Comune di Terni

Da una parte, dunque, l’Amministrazione comunale secondo cui i pini rappresentano un pericolo, in primis per i danni causati dalle radici ai marciapiedi e alla carreggiata, e per la caduta dei rami; dall’altra il Comitato Sos Verde pubblico e il Circolo VAS di Terni e Narni che si battono affinché un tecnico indipendente effettui una verifica di stabilità degli alberi. “A Terni – sostengono difatti i promotori del sit-in di via Borsi – le malattie aumentano e il verde pubblico diminuisce“. “Alberi alti saranno rimpiazzati con arbusti o specie arboree che impiegheranno decine di anni per crescere e offrire l’ossigeno di cui l’essere umano ha bisogno”.

Intanto, però, le motoseghe continuano a tagliare. Il destino dei 36 pini sembra segnato.

(articolo in aggiornamento)