di David Militoni (*)
Come risaputo ieri l'atro ieri è iniziata in Italia la distribuzione della pillola abortiva Ru 486 a seguito dell'autorizzazione dell'Agenzia italiana del farmaco. Il farmaco in questione la cui esistenza si conosce da qualche anno è stato definito rivoluzionario in quanto a differenza dei metodi abortivi tradizionali non implica l'intervento chirurgico non rendendo quindi indispensabile l'ospedalizzazione della paziente.
Hanno destato molte polemiche gli interventi a riguardo dei due neo governatori di Piemonte e Veneto, Cota e Zaia, che hanno minacciato di far marcire nei magazzini le scorte del farmaco in questione.
Personalmente condivido le affermazioni di Cota e Zaia ai quali hanno manifestato apprezzamento per la presa di posizione anche altri Presidenti di Regione, Scopelliti, Caldoro e Renata Polverini. Di rimando il partito democratico per bocca del segretario Bersani ha replicato loro che non possono considerarsi imperatori solo in quanto vittoriosi nell'ultima tornata elettorale.
Sarebbe veramente interessante ma sicuramente troppo copioso addentrarsi nell'argomento in modo politico parlando anche della legge 194. Quello che voglio fare invece con la presente nota è portare a conoscenza degli spoletini che dal 2007 esiste una delibera di consiglio comunale contro l'utilizzo del farmaco in questione presso l'ospedale cittadino.
Nel 2007 infatti, insieme al collega Profili, presentai una mozione che impegnasse il Consiglio comunale a manifestare la propria contrarietà formale affinchè ne fosse impedita la somministrazione al “San Matteo degli Infermi”. La mozione discussa nel consiglio comunale del 5 ottobre 2007 venne approvata con un solo voto di scarto,13 contro 12, ne riporto solo la parte finale.
“…si impegna il Consiglio comunale : a manifestare la propria contrarietà formale affinchè non si creino le condizioni per la somministrazione presso il “S.Matteo degli Infermi” della pillola Ru 486, a verificare anche attraverso un incontro con la III commissione permanente , se i consultori locali previsti dalla legge 194 non disattendano il vero spirito della legge stessa, che è quello di eliminare ogni ostacolo alla maternità e alla vita”
(*) Consigliere comunale Pdl