Arrivati in Umbria i primi 60 trattamenti per la pillola anti Covid prodotta dalla Merk, che ha ottenuto il via libera dall’Aifa il 22 dicembre scorso. E che il sistema sanitario sta distribuendo alle Regioni.
In Umbria sono appunto arrivati 60 trattamenti, stoccati negli ospedali di Perugia e Città di Castello per essere poi distribuiti nei territori in base alle esigenze. Destinati 35 alla Asl 1 e 25 alla Asl 2.
La pillola anti Covid, prodotta dalla statunitense Merck Sharp & Dohme, ha dimostrato efficacia nel prevenire l’insorgenza di gravi conseguenze se assunta entro 5 giorni dal contagio o comunque dall’insorgenza dei primi sintomi. Secondo studi clinici condotti su 1433 pazienti, se assunta correttamente può prevenire del 30% il ricorso alle ospedalizzazioni.
L’antivirale Molnupiravir alla base del farmaco non agisce sulla proteina Spike e questo la renderebbe efficace anche di fronte alle varianti del virus.
La necessità che venga assunta tempestivamente ne richiede la somministrazione soltanto dietro indicazione del medico. Come per i trattamenti da monoclonali, dunque, anche la pillola anti Covid in Umbria sarà inizialmente somministrata a pazienti con particolari caratteristiche. Ad esempio a coloro per i quali, a seguito di contagio, si prevedono possibili complicazioni visto il generale quadro clinico. I pazienti devono comunque essere maggiorenni.
Il trattamento dura 5 giorni. Ingerendo 4 compresse per due volte al giorno. Si tratta di un trattamento domiciliare, proprio perché il suo scopo è prevenire le ospedalizzazioni. Ma proprio per il fatto di dover essere assunta all’insorgenza del contagio rappresenta un trattamento che non si sostituisce al vaccino.
I pazienti a cui sarà somministrato il trattamento verranno inseriti in un apposito registro dimonitoraggio.
Già nella giornata di oggi, mercoledì, è stata prescritta per la prima volta in Umbria la pillola anti-Covid-19 Lagevrio (molnupiravir) presso la clinica di malattie infettive dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia, diretta dalla prof.ssa Daniela Francisci.
“La paziente, selezionata secondo i criteri previsti dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) – sottolinea l’assessore alla Sanità Coletto – effettuerà il trattamento presso il proprio domicilio attraverso l’assunzione di 4 compresse, 2 volte al giorno, per 5 giorni. Il farmaco è un antivirale orale, rivolto a pazienti adulti con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 grave, da utilizzare il più precocemente possibile e al massimo entro 5 giorni. L’obiettivo principale di tali trattamenti è quello di contribuire a ridurre la quota di pazienti che necessitano di ricovero ospedaliero”.