La strada Pievaiola, da Perugia a Panicale. Trentotto chilometri di rischi. E di polemiche, mai sopite, e che si sono riaccese dopo l’incidente che lunedì è costato la vita alla 44enne Azzurra Pulignani.
Rabbia che si è manifestata sui social, con tanti nostri lettori che hanno espresso il proprio disappunto, oltre al dolore, per quest’ennesimo tributo di sangue pagato sulla Pievaiola.
La 220 è una strada regionale, ma la cui manutenzione spetta alla Provincia di Perugia. E tra i vari aspetti su cui sta indagando il pm Gemma Miliani, titolare dell’inchiesta sulla morte di Azzurra Pulignani, c’è anche quello della manutenzione della strada Pievaiola. Nel punto in cui si è verificato l’incidente mortale, tra Capanne e Solomeo, la strada presenta numerosi avvallamenti, segnalati da un cartello. E poi ci sono le barriere poste ai lati della strada; l’urto con uno di questi è risultato fatale alla 45enne mamma di Tavernelle.
Anche per questo erano già stati previsti interventi per evitare il dissesto del terreno. I lavori sono però slittati, a seguito del fallimento dell’azienda aggiudicataria dell’appalto e della necessità di procedere ad una nuova gara.
Entro il mese di giugno dovrebbero iniziare i lavori sul primo lotto dell’appalto, da Capanne alla rotatoria di Agello. Per poi proseguire, di mese in mese, fino a Pietraia, con questi ultimi lavori che, in base al cronoprogramma, dovrebbero svolgersi a novembre.
Nel frattempo lungo la Pievaiola continuano a transitare ogni giorno 10mila mezzi, tra il comprensorio sud del Trasimeno e Perugia, nel cui territorio comunale sono presenti circa 14 km della strada. Per non parlare dei rischi che corrono coloro, soprattutto tra i residenti, che si trovano a percorrerne dei tratti a piedi.