L’ufficialità arriverà a fine mese, ma ci sarebbero almeno due Asl pronte a costituirsi parte civile nell’udienza preliminare (il 31 gennaio) contro i titolari della cooperativa “Piccolo Carro”. Questa, con diverse sedi in tutta l’Umbria (Assisi, Bastia, Bettona e Perugia), è accusata di aver ospitato minori anche per attività di carattere terapeutico-sanitario senza però averne l’autorizzazione (data solo per attività di carattere socio-educativo).
Per ogni minorenne ospitato, la struttura ha ricevuto, dalle Asl di tutta Italia, 400 euro al giorno, e proprio le Asl sarebbero ora pronte a costituirsi parte civile. Al momento sono due le aziende sanitarie – una emiliana e una friulana – pronte a scendere in campo, ma non è escluso che si muovano anche le Asl di Bolzano, Toscana, Marche, Calabria, Sardegna e Veneto. Le accuse per la cooperativa sono di truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture.