Una nuova area edificabile a San Giacomo – approvata dalla maggioranza ma con il sindaco che si astiene insieme alle opposizioni – mentre salta la possibilità di realizzare un maxi complesso edilizio a Madonna di Lugo.
Sono le pratiche più rilevanti affrontate lunedì pomeriggio dal consiglio comunale di Spoleto, chiamato ad approvare la variante in riduzione del Piano regolatore generale (che prevede comunque anche nuove aree edificabili). Per l’ok definitivo al documento urbanistico, però, ci vorranno altre due sedute, che saranno calendarizzate ad inizio marzo.
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Una seduta, quella di ieri, che ha visto l’assenza dei tre consiglieri comunali in quota Fratelli d’Italia (Stefano Polinori, Antonio Di Cintio e Paola Vittoria Santirosi).
Nuova area edificabile a San Giacomo
La prima sorpresa è arrivata ieri durante la discussione di una osservazione che riguarda la vecchia area industriale di San Giacomo, nello specifico l’area oltre Paolini legnami, dove si trova il nuovo cavalcavia ferroviario. Il consiglio comunale ha infatti approvato una nuova zona edificabile (prevalentemente produttiva e a servizi) da circa 3 ettari e mezzo. L’area in questione, però, ha osservato il consigliere Gianmarco Profili (Alleanza Civica) non è servita da adeguate infrastrutture viarie.
E così la pratica è stata votata soltanto da 11 consiglieri di maggioranza. In 9 infatti si sono astenuti: oltre ai 7 esponenti di minoranza presenti in quel momento in aula, hanno scelto il non voto anche il sindaco Umberto de Augustinis ed il vicepresidente del consiglio Stefano Proietti (Lega).
Salta nuova edificabilità a Madonna di Lugo
Più corposo il dibattito sulla pratica successiva, quella che prevedeva la trasformazione di un’area da agricola in edificabile a Madonna di Lugo, tra l’Eurospin e via della Fratellanza Scout (la strada che porta a Colle San Tommaso). Ben 12mila mq di nuova edificabilità prevista, in una zona dove esiste anche un laghetto, il cosiddetto Fosso dei Longobardi.
A dare battaglia sono stati in particolar modo i consiglieri Stefano Lisci (Pd) e Gianmarco Profili (AC), con Luigina Renzi (Ora Spoleto) che ha puntato il dito contro la volumetria da approvare in una variante in diminuzione. Nel mirino di Profili sono finite sia la viabilità complicata della zona che appunto la presenza del laghetto, che sarebbe stato nascosto da stecconi di case se la pratica avesse ricevuto l’ok. Una discussione che ha portato la maggioranza a rifletterci su, nonostante il parere favorevole che era stato dato in commissione. Così, dopo alcuni minuti di sospensione chiesti dalla consigliera Marina Morelli (Forza Italia), il consiglio comunale all’unanimità (sindaco compreso) si è astenuto sulla pratica, che dunque non è stata approvata.