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Piano faunistico venatorio, “subito un confronto con le associazioni”

“Subito un confronto con le associazioni venatorie”. E’ quanto il consigliere regionale Valerio Mancini, presidente della Seconda Commissione, e la collega Manuela Puletti sollecitano alla governatrice Tesei e all’assessore Morroni (nella foto), destinatari di una richiesta di incontro da parte del presidente regionale della Libera Caccia, Lando Loretoni.

“Tra le tematiche più urgenti da trattare il Piano faunistico-venatorio redatto dalla precedente amministrazione regionale, i regolamenti regionali, il regolamento degli Atc 1, 2 e 3, il risarcimento
danni da selvaggina, le Zone ripopolamento e cattura e gli appostamenti fissi.

Caos ripopolamento lepri

Una delle problematiche più urgenti da risolvere -evidenziano ancora Mancini e Puletti – è quella legata al
ripopolamento delle lepri: a conferma della confusione che regna nella gestione venatoria, anche l’unico ATC umbro che stava provvedendo alla cattura e immissione di selvaggina, ovvero l’ATC 3, ha comunicato in data 12 dicembre di sospendere l’attività a data da destinarsi, e nei due ATC della Provincia di Perugia sono fermi gli acquisti di animali in attesa di disposizioni.

I consiglieri Mancini e Puletti

“La disattenzione politica appare evidente, e non è certo imputabile al Consiglio regionale – rimarcano Mancini e Puletti – dove siamo costantemente in contatto con il mondo venatorio e non abbiamo mai fatto mancare attenzione e ascolto. C’è il rischio che qualora vengano a mancare i lanci per i ripopolamenti a causa della mancata immissione di selvaggina, molti cacciatori decidano di non rinnovare la licenza, viste anche le altre difficoltà riscontrate nell’ultima stagione venatoria”.

Il Piano faunistico venatorio

“Come istituzioni – continuano Mancini e Puletti – abbiamo il dovere di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità al fine di consentire i ripopolamenti, indispensabili nella pratica venatoria. Il problema sembra sia legato a una lettura restrittiva del Piano faunistico venatorio redatto dalla precedente amministrazione regionale, del quale io più volte – afferma Mancini – ho chiesto la modifica, ma a fronte del quale venivano comunque effettuate catture e immissioni libere, mentre ora la normativa pare venga
interpretata in senso restrittivo. È urgente pertanto che si provveda a una revisione del Piano che favorisca l’attività venatoria in tutte le sue fasi, a partire proprio dai ripopolamenti. I cacciatori, oltre a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza pubblica, pagano una licenza, contribuendo così all’economia regionale per centinaia di migliaia di euro, pertanto meritano impegno e rispetto”.

Mancini e Puletti, che di dicono disponibili ad un incontro con le associazioni venatorie, auspicano che anche la presidente Tesei e l’assessore Morroni “si mettano a disposizione, per convocare un tavolo di confronto che ci consentirà di approfondire le istanze delle associazioni venatorie così da lavorare congiuntamente al fine di porre rimedio alle problematiche rappresentate”.