Categorie: Cronaca Perugia

Petrignano-Teri Est / Insulti razzisti e scontri nel dopo partita

Sfottò, frasi pesanti, spintoni e poi vere e proprie aggressioni, non solo con calci e pugni ma, addirittura, anche con la bandierina del guardalinee: è accaduto l’8 novembre, al termine dell’incontro di calcio Petrignano – Terni Est valevole per il campionato Juniores Regionale A2 girone B. Quello che doveva essere un terzo tempo di fair play si è trasformato nella resa dei conti di una partita tesa già in campo. E’ dunque di “ingiuria aggravata dalla finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso”, il reato per il quale un calciatore della Terni Est è stato denunciato dalla polizia. Il giovane, al termine della partita in casa del Petrignano, avrebbe rivolto insulti, anche a sfondo razziale, ad un calciatore della squadra di casa, un ecuadoriano di 18 anni.
Quest’ultimo – riferisce stamani il commissariato di Assisi, diretto dal commissario capo Francesca Di Luca – nelle stesse fasi concitate del dopo gara, con scontri fra esponenti delle due società, era stato anche colpito a calci e pugni al basso ventre, e per questo era stato ricoverato con prognosi di cinque giorni nell’ospedale assisano. Lo stesso giovane non è però stato in grado di identificare chi lo aveva colpito.
Un altro calciatore, il capitano del Petrignano – riferisce ancora la polizia – sarebbe stato invece aggredito (come risulta dal referto arbitrale e da alcune testimonianze) da un assistente della Terni Est con la bandierina che aveva usato durante la gara come guardalinee: per questo l’assistente della società ternana è stato denunciato. Sia per lui sia per il calciatore della sua squadra, la polizia ha avviato le procedure per il Daspo.