Cronaca

Pestato a sangue dalla baby gang perché ha difeso l’amica

Pestato a sangue dai minorenni, ecco riesplodere il fenomeno baby gang. Se ne è parlato molto nei mesi scorsi ma è sempre d’attualità, purtroppo. Ragazzini terribili, violenti, che si muovono in gruppo ed in gruppo agiscono. Così come è accaduto l’altra sera, intorno alle 22 al Gherlinda di Corciano quando un giovane, italiano di origine straniera, appena 19enne, è stato picchiato da alcuni minorenni.

Pestato a sangue

E’ arrivato in ospedale malmesso, tanto che i medici ne hanno disposto il ricovero,  per lui 30 giorni di prognosi tra lesioni varie, tra cui alcune ben visibili al volto e alcune fratture. Gli hanno rotto le ossa insomma e perché? Tra le ipotesi, e secondo una prima ricostruzione da parte dei carabinieri della compagnia di Perugia e della stazione di Corciano, perché avrebbe tentato di difendere un’amica (forse la fidanzatina) che aveva appena avuto un diverbio con uno dei minori aggressori.

Difendere l’amica

C’è voluta l’ambulanza sul posto per portare il ragazzo in ospedale che nel frattempo era stato ridotto ad una maschera di sangue, e al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia di Perugia hanno poi disposto il ricovero e il trasferimento al reparto. Dalle indagini, delicate e sotto il più stretto riserbo, trapela soltanto che qualche minuto prima dell’aggressione la ragazza sarebbe stata fatta oggetto di attenzioni non desiderate da parte del gruppetto di ragazzi (2 o 3, tra cui soggetti già identificati) e la vittima del pestaggio sarebbe intervenuta per prendere le parti della giovane donna. Poco dopo l’aggressione.

La gang degli zainetti

Non è la prima volta che l’area dei centri commerciali di  Corciano balza alle cronache per episodi di violenza che coinvolgono anche minorenni. Solo alcuni mesi fa si era parlato di una vera e propria baby gang dedita al furto di giacchetti e alle minacce verso i coetanei per farsi consegnare scarpe costose e zainetti.

Baby Gang a Perugia