Li chiamavano Bad Boys. Nulla a che vedere con la banda criminale di “Quei bravi ragazzi” di Scorsese, ma è comunque la droga il loro ‘business’. Sono giovani, tutti minorenni, perugini o dell’hinterland, organizzati in una baby gang e pronti a spacciare hascisc e marijuana, seppur in piccole dosi. E sono tanti: 80 in tutto i ragazzi controllati e vicini a questa organizzazione, smantellata negli ultimi giorni dalla Polfer di Perugia e Foligno. Di origini italiane o straniere ma ormai di seconda o terza generazione, ben integrati nel tessuto sociale del capoluogo umbro, questi giovani spacciano ‘per divertimento’, davanti e dentro le scuole grazie ad amici o parenti coetanei, in stazione, nei centri commerciali che frequentano il sabato, dopo o al posto della scuola, ormai diventati punti di ritrovo di tanti giovanissimi.
E poi riescono a muoversi facilmente: Si muovono tra Santa Maria degli Angeli e Ponte San Giovanni, fino Ellera. E spesso usano i soldi che i genitori danno loro per comprare il biglietto dell’autobus, o l’abbonamento mensile, per comprare la droga. E’ tuttavia difficile trovare questi giovani con grandi quantitativi di droga, ed è dunque difficile ipotizzare che spaccino per ripagarsi le proprie dosi, forse più che nei guadagni il motivo va ricercato nell’appartenenza, nel diventare il punto di riferimento di un gruppo, nell’affacciarsi e neanche troppo timidamente al mondo della micro criminalità.
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Vandalismo – Ne viene restituita una fotografia sufficiente a lanciare un allarme sociale, specie quando i ragazzini, sfuggendo al controllo dei genitori, sfruttano ogni tipo di escamotage per trovare una piccola dose di droga per trascorrere le ore con gli amici. Fino a quando la situazione non degenera, e gli stessi ragazzini arrivano a compiere atti vandalici o di bullismo, violenze capitreno. Proprio da queste ultime si sono mosse le prime indagini che hanno consentito di individuare e segnalare gli 80 ragazzini della baby gang. Per 5 di loro i guai sono più grossi: uno di loro è ora detenuto nel carcere di Firenze, mentre per gli altri sono scattati alcuni procedimenti di custodia cautelare. Le accuse spaziano da quelle di spaccio, tentati furti, aggressione a pubblico ufficiale, Recentemente, poi, gli uomini della Polfer di Perugia hanno segnalato alcuni giovani che, all’interno di un vagone, stavano giocando con i bagagli di alcuni passeggeri. Uno di loro aveva della droga in tasca.
Le indagini continuano – I controlli e le segnalazioni da parte della Polfer di Perugia si sono intensificati soprattutto negli ultimi mesi. Sono ora in corso nuove indagini e nuovi accertamenti, anche grazie al supporto degli uomini della Squadra Mobile di Perugia, utili a monitorare la zona della stazione e le aree limitrofe, non solo dunque a Fontivegge. Anche le indagini per scoprire il canale di approvvigionamento di droga è in mano agli uomini della Mobile. Questa mattina, inoltre, erano presenti anche gli uomini della Guardia di Finanza con l’unità cinofila a Fontivegge.
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