Sembrano esserci buone notizie dopo il tavolo tra Rsu e Nestlé tenutosi questa mattina in Confindustria sulla vicenda Perugina, dopo l’annuncio dei 364 lavoratori in esubero. Azienda e sindacati hanno dunque ripreso il dialogo dopo la manifestazione di sabato scorso in piazza Matteotti, quando a protestare contro la manovra occupazionale della multinazionale erano circa mille persone, tra cui molti rappresentanti del mondo politico locale.
Perugina in piazza, più di mille a manifestare contro gli esuberi
Nessuno scontro questa mattina tra le parti, ma la necessità di aprirsi al confronto e la scelta di venirsi incontro, dopo settimane in cui i toni si erano scaldati. La decisione a cui si è giunti dopo circa 5 ore di discussione in Confindustria è stata quella, da parte dell’azienda, di riattivare il piano industriale sul piatto ormai da tempo, ritenuto valido dal management e dai sindacati. Il piano verrà quindi attuato seguendo le tempistiche su cui le parti erano già in accordo e in base agli accordi commerciali e tecnici richiesti.
Un tavolo, quello di questa mattina in Confindustria, che ricalca quanto già accaduto al Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, dove lo scorso 27 settembre, le parti si erano incontrate per discutere sul futuro dell’azienda produttrice di cioccolato. Confermato anche questa mattina dunque l’impegno per il tavolo di monitoraggio, della durata di sei mesi, attraverso il quale verrà verificata l’attuazione degli impegni sottoscritti tra azienda e sindacato nello scorso aprile 2016.
Un nuovo tavolo per la Perugina è poi fissato al prossimo 19 ottobre, sempre nella sede di Confindustria, data fino alla quale i lavoratori, assistiti dalle sigle sindacali, hanno deciso di interrompere lo stato di agitazione.
Unico commento dei sindacati, a seguito dell’incontro, è stato prodotto attraverso una nota congiunta. Bocche cucite, insieme ad un “no comment” generale, al di fuori di questo documento circolato al margine della riunione e firmato dalle segreterie regionali di FAI-FLAI-UILA. Nella nota si legge: “in esito all’incontro odierno comunicano congiuntamente che la ricognizione degli accordi ha permesso la reciproca conferma della validità del piano industriale i cui investimenti proseguiranno secondo le tempistiche convenute sia per gli aspetti commerciali che tecnici. Si è convenuto altresì di congelare i percorsi rivolti alla ricollocazione esterna per favorire la ripresa di un percorso comune rivolto a reperire tutte le proposte – anche di carattere industriale – utili alla riduzione dell’impatto occupazionale. A fronte del dialogo ripreso e del nuovo incontro già fissato per il 19 p.v. viene sospeso lo stato di agitazione“.
Nel frattempo, la solidarietà per i lavoratori della Perugina è arrivata ieri fino a Città della Pieve, dove i Consiglieri Comunali, i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni di Città della Pieve, Paciano, Panicale e Piegaro hanno incontrato dipendenti, RSU e sigle sindacali per dare forza alla battaglia contro gli esuberi portata avanti in queste settimane nello stabilimento Nestlé di San Sisto. “Questa vertenza – hanno spiegato i sindaci – non solo tocca profondamente i nostri territori, molte persone che vi lavorano provengono da paesi limitrofi a Perugia, ma ha risvolti importanti per tutta la nostra regione. Siamo dalla parte di chi difende il proprio posto di lavoro”.
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