Mercoledì la Rsu della Perugina, insieme alle altre Rsu degli stabilimenti del Gruppo Nestlé Italia, è convocata a Roma al ministero del Lavoro per la richiesta della Cassa integrazione guadagni straordinaria, così come prevista dall’intesa raggiunta ta le parti in sede di Coordinamento nazionale delle RSu a Milano.
Per quanto concerne lo stabilimento di San Sisto, questo non è altro che il proseguo del percorso avviato nella scorsa primavera, quando fu firmato l’accordo che prevede un investimento totale sulla fabbrica perugina di 60 milioni di euro. Già in quella sede fu definito il percorso per il biennio 2017-2018, che prevede appunto da un lato gli investimenti, al fine di rendere lo stabilimento sempre più performante e supportare i marchi Perugina nel mondo, dall’altro, appunto, la richiesta della cassa integrazione, come strumento per la gestione della forza lavoro in questo biennio di attuazione del Piano.
La Rsu della Perugina afferma che quanto “è stato stabilito in sede di accordo nello scorso mese di aprile si sta attuando nei tempi e nelle forme previste. Ora, come Rsu ci attendiamo che le importanti risorse messe in campo da Nestlé per supportare i nostri marchi soprattutto attraverso l’export diano quelle risposte positive. Dai primi risultati sembrerebbe appunto che ci siano segnali incoraggianti in questa direzione. Il nostro ruolo, da oggi in poi, sarà fondamentale in tre direzioni: per l’attuazione del Piano, per la “gestione” della Cassa Integrazione e per un ruolo di stimolo e pungolo costante rispetto all’area “business”. Ricordiamo, fatto assolutamente importante, che grazie al lavoro della Rsu i lavoratori in Cassa Integrazione avranno dei meccanismi che permetteranno loro di avere un salario maggiorato di circa il 20% rispetto a quanto previsto dalla norma“.