Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Perugina, crisi di produzione / “Brutto colpo” per i sindacati

Nessun accenno di ripresa per la Perugina: i sindacati si dicono anzi preoccupati. E’ lo stesso segretario generale della Flai-Cgil, Michele Greco, parlare di “un altro brutto colpo“. Ieri l’incontro a Milano, tenutosi tra i vertici della Nestlè e le Rsu, non ha dato i risultati sperati: “per la Perugina di San Sisto – ha affermato a riguardo Greco – è stato annunciato un ulteriore ribasso della produzione per l’anno in corso: si prevede infatti di arrivare a 23mila tonnellate. Il tutto in attesa di una generale ripresa del mercato“. Eppure nei mesi precedenti, insieme a scioperi e manifestazioni degli stessi sindacati, c’era stato l’impegno promosso dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, da parte del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e di altre forze politiche, nel tentativo di cercare una soluzione al problema della storica azienda di San Sisto.

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Ci hano detto che il Gruppo e la Perugina hanno numeri consuntivi in linea sulle quote di mercato – continua Greco – ma per capacità di fatturato siamo in perdita”. Il riferimento è sicuramento quello relativo al dolciario e alla produzione dei gelati, che soffrirebbero della crisi, a fronte di quello della pasta fresca, del pet food e della pizza, in grado invece di reggere alla sofferenza generale dei mercati.

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Le perdite – Conti alla mano, dunque, è lo stesso Greco che prova a tirare le somme sulle difficoltà importanti che la Perugina sta affrontando: “stiamo perdendo quote importanti, dal momento che le difficoltà riguardano 850 dipendenti nel solo stabilimento di San Sisto contro i 500 complessivamente presenti negli altri siti produttivi. Malgrado gli impegni che erano stati assunti dall’azienda, non siamo soddisfatti dagli esiti dell’incontro”. Dopo la richiesta di monitorare l’andamento dell’export e la tutela dell’italianità dei prodotti, come il Bacio (complice il trascorso San Valentino), i sindacati lamentano ancora l’assenza, a loro avviso, di impegno: “in questo senso nulla è stato fatto. Allo stand di Expo non figura il brand Perugina, inoltre Nestlè ha appena ufficializzato un investimento da 100 milioni di euro in Spagna per incrementare di 30mila tonnellate la produzione di caffè in cialde. Era quello che chiedevamo per San Sisto, ma non molliamo – ha aggiunto Michele Greco – e continuiamo a chiedere un piano industriale. Attiveremo noi il percorso di monitoraggio sulla valorizzazione del Bacio, del marchio Buitoni e dei gelati. Solleciteremo infine il confronto al ministero tra azienda e istituzioni per garantire un futuro a San Sisto”.

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