Arrivano i primi risultati delle operazioni di prevenzione e controllo, disposte dal Comando Regionale della Guardia di Finanza, a tutela delle cosiddette “fasce deboli” ed, in particolare, dei minori. L’attenzione delle pattuglie in borghese si è indirizzata, in tutto il territorio provinciale, verso gli esercizi di tabaccheria posizionati nelle vicinanze dei plessi scolastici e nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile.
Nel corso degli accertamenti le pattuglie hanno notato gruppi di alunni che entravano all’interno delle tabaccherie per acquistare “un pacchetto”. Fermati a pochi passi dal negozio, si è avuta la conferma del fatto che erano tutti minori.
I finanzieri hanno accertato che gli esercenti, noncuranti del divieto imposto dalla legge, hanno venduto sigarette a ragazzi minorenni nonostante ci sia l’obbligo per il rivenditore, in caso di dubbio sulla maggiore età del cliente, di richiedere l’esibizione di un documento d’identità.
Una superficialità che è costata cara ai negozianti: la sanzione amministrativa varia dai cinquecento ai tremila euro ed è prevista in alcuni casi la sospensione della licenza commerciale per 15 giorni. Nel caso di recidiva, oltre al rischio di vedersi aumentata la multa fino a 8000 Euro, può essere disposta la revoca della licenza da parte dell’Agenzia dei Monopoli.